Londra all’Eritrea: liberate subito gli ostaggi inglesi

Londra. La Gran Bretagna ha lanciato un monito all’Eritrea e sarebbe decisa a far entrare in azione le sue forze speciali per liberare i quattro cittadini britannici e l’anglo-italiana Rossana Piani Moore (moglie del direttore del British Council di Addis Abeba), sequestrati assieme a 13 etiopi giovedì scorso in una zona remota del nord dell’Etiopia. L’Eritrea ha smentito che le sue forze abbiano attraversato il confine con l’Etiopia e compiuto il sequestro. Secondo l’Asmara, tali accuse sarebbero state costruite dagli etiopi. Ma fonti britanniche in Etiopia hanno confermato che i rapiti si trovano in un campo militare eritreo, a 20 km dal confine.
Intanto cinque dei 13 etiopi sequestrati sono stati ritrovati ieri dalle forze di sicurezza etiopiche, che avevano raggiunto il confine con l’Eritrea. Non si sa se i cinque siano stati liberati o se siano riusciti a fuggire. Fonti britanniche ritengono che il sequestro rappresenti un tentativo dei militari eritrei di destabilizzare il confine.

Secondo fonti etiopiche, gli eritrei useranno gli ostaggi per fare pressioni sulla comunità internazionale ai danni dell’Etiopia per boicottare gli investimenti nel Paese.
Secondo fonti della Difesa di Londra, un gruppo delle Sas, le forze speciali britanniche, è già stato inviato in Etiopia per assistere i negoziatori e preparare un’eventuale operazione di recupero degli ostaggi.

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