Turismo

Rimini, chef dal mondo con Bottura al circo dei sapori di Al meni

Da sabato 21 a domenica 22 giugno festival dei sapori sotto il tendone felliniano del "Circo e 8 e ½" con la disfida fra 12 cuochi italiani e 12 stranieri che creeranno piatti con le eccellenze gastronomiche dell'Emilia Romagna. Bottura: "Ci ispiriamo al lavoro fatto a mano dagli artigiani del food della nostra terra e gli chef diventeranno ambasciatori nel mondo di questi prodotti unici". Il sindaco Gnassi: "Prova generale per Expo Milano 2015, collegata a Rimini dalla via Emilia. In invito al mondo perché la percorra dopo aver visitato l'Esposizione"

Rimini, chef dal mondo con Bottura al circo dei sapori di Al meni

Un Circo e 8 e ½ davanti al Grand Hotel a Rimini, doppia trasposizione felliniana che si ritrovata in nel titolo Al Méni (ovvero “le mani”) ispirato da una poesia di Tonino Guerra che richiama una ulteriore liaison felliniana, 24 chef in perfetta parità (12 italiani e 12 stranieri) che interpretano liberamente “a mano” i prodotti di quella grande terra del food che si chiama Emilia Romagna con il suo palmares di 39 prodotti Dop e Igp, una strada, la via Emilia, che idealmente ma non troppo conduce da Milano e dall’Expo 2015 fino a Rimini.

Strada costellata di eccellenze che non sono solo distretti dell’agroalimentare ma industria, tecnologia, innovazione, Ferrari e Maserati, Lamborghini e Ducati, artigianato e luoghi d’arte. E’ attorno a questo mondo - una summa del made in Italy - alla sua proiezione nel mondo anche con Expo 2015 che sabato 21 e domenica 22 giugno uno dei luoghi simbolo di Rimini si trasforma fra “visioni” felliniane e saper fare, in una festa del gusto con Al méni e il suo colorato tendone circense davanti al Grand Hotel dove gli chef si confrontano sotto la regia di Massimo Bottura, vincitore del White Guide Global Gastronomy Award 2014, tre stelle Michelin per il suo ristorante Osteria Francescana di Modena.Materia prima della tenzone i prodotti della “dispensa Emilia Romagna” che gli chef manipoleranno creando piatti inediti e originali dalle 11,30 del mattino fino a notte proponendo show cooking e degustazioni. Prodotti che sono, con l’artigianato, la grande bellezza della regione e della sua gente che l’ha costruito lavorando con passionalità, genialità e ospitalità.

"Al mondo non c’è un’altra strada come la via Emilia che da duemila anni unisce dieci città ricche di eccellenze. Da noi, la gente ha preso a mano la terra e ne ha fatto ceramiche di pregio, ha preso a mano il ferro e ha costruito motori rombanti - dice lo chef Massimo Bottura -. Cose che succedono nella terra di Verdi e Fellini, della Ferrari e della Ducati. Io ho cercato di rappresentarla con un piatto fatto con un elemento unico che racconta il territorio: il Parmigiano Reggiano. Sono i migliori artigiani del nostro territorio, quei casari che con le mani rasformano il latte crudo, comprimono 500 litri di latte dentro 40 chili di forma. E’ la metafora del tempo che scorre slow nel lavoro ed è fast nella testa degli artigiani della tradizione, un patrimonio umano unico e dobbiamo difendere, valorizzare, far crescere e conoscere nel mondo. E gli chef stranieri presenti a Rimini, usando i prodotti usciti da queste mani ne diventeranno ambasciatori del mondo, anticipazione di quello che sarà Expo".

"Provate a immaginare che per due giorni la via Emilia si trasformi in un enorme scivolo che convogli, travolga e faccia scendere a Rimini, tutte le eccellenze della Regione – spiega il sindaco Andrea Gnassi -. Un incalcolabile patrimonio di bellezza che ha la sua forza nei cuori e nelle mani speciali che continuamente lo alimentano. Vogliamo dare visibilità a prodotti generati da un inimitabile Dna antropologico di una terra con l'anima, con i suoi tratti riconoscibili che hanno un valore strategico non solo per noi ma per l'Italia e il mondo intero. Abbiamo l’idea che Expo sia un hub i cui raggi si collegano con tutta l’Italia e uno di questi è quello dei 256 chilometri dell’antica strada romana che porta a Rimini attraverso l’Emilia Romagna. Un invito al mondo perché la percorra per affari e soprattutto turismo per scoprire le nostre eccellenze, la nostra gente, la nostra ospitalità. Expo è una grande occasione e noi vogliamo dare una scossa, essere un esempio: stiamo già costruendo i pacchetti turistici per l’Esposizione Universale, abbiamo fatto accordi con Trenitalia e Italo, ora dobbiamo stringere anche per poter vendere i biglietti. Al Méni è l’inizio…".

Sull'importanza di eventi di questo tipo come occasione per " fare un salto di qualità e non lavorare per compartimenti stagni ma facendo squadra" si è soffermato l’assessore regionale al Turismo Massimo Melucci affermando come un ruolo determinante sia rivestito dalla capacità di internazionalizzare di più il prodotto turistico della regione, anche se già di per sé forte, valorizzandone tutte le eccellenze”. Per Davide Rampello, responsabile del Padiglione Zero di Expo Milano 2015, Expo, con Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita mette al centro il tema dell’uomo ed è “un appuntamento che non vive solo per sei mesi, ma si proietta nel futuro offrendo una straordinaria opportunità culturale all’Italia perché serve una visione nuova e rinnovata del Paese e valorizzare i protagonisti della manifattura del food significa valorizzare il nostro patrimonio culturale vivente".

Nei due giorni di festival, Al méni propone anche il Mercato di eccellenze: dai vini al Parmigiano reggiano, dall’aceto balsamico tradizionale di Modena al prosciutto crudo, dal culatello di Zibello alla mortadella, dai formaggi a latte crudo agli olii, dal pesce azzurro allo scalogno. Il primo mercato per conoscere, toccare con mano e acquistare i prodotti dei piccoli grandi giacimenti enogastronomici dalla via Emilia al mare. E ci sarà anche Matrioska, il lab store itinerante dell’artigianato, del design, degli antichi e nuovi mestieri. Spazio espositivo che, come la bambola russa, racchiude frutti della creatività, dell’arte e della ricerca col marchio fatto a mano: dalle biciclette alle ceramiche, dai vimini alla grafica, dalle teglie in terracotta alle scarpe, dagli arredi all’abbigliamento, dagli accessori alle lampade a tutto ciò che unisce innovazione e artigianalità. E poi ci sono i vini di qualità del territorio all’enoteca di Al méni, organizzata in collaborazione con Enoteca Emilia Romagna, Banca del vino e Slow Food Emilia Romagna. Il Circo 8 e ½ ospita, accanto agli show coking degli chef stellati, anche una selezione di circa cento etichette regionali, servite al bicchiere dai sommelier della Fisar, e una selezione di birre artigianali tra i migliori produttori selezionati dalla guida delle birre di Slow Food proposte dai mastri birrai in persona. Inoltre ci sono acque e succhi di frutta biologici di provenienza del territorio.

Accanto al circo, sul lungomare sino a piazzale Boscovich, dalle 10 alle 23, è allestito un percorso del gusto tra piccoli e grandi produttori agricoli e case vinicole. Domenica 22 giugno i cancelli del Grand Hotel si aprono per un picnic speciale: la déjeuner sur l'herbe organizzata nei giardini dello splendido hotel liberty avvolti dall’atmosfera retrò che caratterizza la location. Si può degustare, su prenotazione, la colazione-picnic preparata da Claudio di Bernardo, chef del Grand Hotel in collaborazione con Massimo Bottura e gli chef di Al Méni.


La manifestazione ideata dal Comune di Rimini e Massimo Bottura, in collaborazione con CheftoChef emiliaromagnacuohi e Slow Food Emilia-Romagna, fa parte delle prove generali per proiettare il meglio delle espressioni artistiche, produttive e gastronomiche di Rimini verso Expo Milano 2015.

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