Macherio I cittadini contro la moschea: ci fa paura

Eccolo lì il Centro Culturale la Pace. E’ lì, a Macherio, frazione Bareggia che Ilhami Rachid, 31 anni, predicatore e il suo amico Ghafir Abdelkader, 42 enne si trovavano spesso per le loro farneticazioni. La comunità islamica si era ficcata in testa di costruire una moschea: sollevando un polverone di polemiche. Il sindaco Maria Rosa Redaelli, alla guida di una maggioranza di centrosinistra, si è sempre dimostrata possibilista. Lei. Non la pensavano allo stesso modo millecinquecento cittadini di Macherio e duemilacinquecento di Lissone: «Ci fa paura». La sindachessa all’apice della disputa però dichiarò: «La libertà di culto è sancita dalla Costituzione e non posso certo essere io a non tutelare un diritto». Non se ne fece nulla. Da Lissone, Ambrogio Fossati, il sindaco leghista ringhiò «Fino a, quando ci sono io, in città, né ai confini del nostro comune permetterò che si costruiscano centri islamici. Farò intervenire il Prefetto». Il Centro la Pace, restò in via Toti. Il Carroccio, organizzò pure una manifestazione: in prima fila non poteva mancare Mario Borghezio. Ghafir Abdelkader fino a sette anni fa abitava in Desio.

Proprio a Desio un fatto è innegabile: il servizio segreto militare, allora diretto dal generale Nicolò Pollari, aveva sottolineato che da Londra erano partiti verso la Brianza alcuni predicatori musulmani. Un predicatore islamico era stato tenuto prudentemente sotto controllo dagli 007 del Sismi, senza che mai, tuttavia, gli spunti investigativi si trasformassero in provvedimenti concreti. Fino a ieri.

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