da Palermo
Potrebbe essere presto chiamata beata Madre Carmela Prestigiacomo, la suora dei poveri, fondatrice dell'Istituto del «Sacro cuore del verbo incarnato».
La causa è stata avviata presso il vicariato di Roma nel 1991 dall'allora arcivescovo di Palermo, cardinal Salvatore Pappalardo. Madre Carmela visse novant'anni, metà dei quali trascorsi a Palermo e l'altra metà a Roma. In una lettera scritta all'età di 28 anni, il 23 aprile del 1886 si legge: «Il Signore Gesù impresse a caratteri indelebili le sue stimmate nelle varie parti del mio corpo e particolarmente nel capo, nelle mani, nel cuore e nei piedi». Nel venerdì santo dell'anno successivo scrive ancora: «Il Signore Gesù mi ferì il cuore». Una vita la sua consacrata a Dio e alla scuola, intesa come luogo di formazione integrale della persona umana, della donna cristiana.
Sono tante le testimonianze legate alla sua figura. Tra queste c'è quella di don Antonio Raspanti, preside della facoltà Teologica della Sicilia a Palermo. «La beatificazione di madre Carmela Prestigiacomo è un grande riconoscimento alla nostra terra - ha affermato - evidenziata troppo spesso solo per ragioni non belle.
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