«Le madri che lavorano non vanno discriminate»

«Finché non realizzeremo tutte le condizioni di accesso alla casa e al lavoro per tutte le famiglie non potremo parlare di una vera Europa»: il messaggio che l’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi ha lanciato agli imprenditori e ai dirigenti cristiani, riuniti in un convegno a Milano, è quello di lavorare per il bene comune, a iniziare da quello dei lavoratori e delle loro famiglie. «La ricerca dela sostenibilità del lavoro - ha detto loro l’arcivescovo - rientra pienamente fra gli obiettivi da raggiungere». Una sostenibilità che include «l’attenzione a non discriminare i lavoratori, soprattutto le madri lavoratrici - ha aggiunto Tettamanzi -, l’attenzione a riconsiderare l’ orario di lavoro, grazie anche alle opportunità offerte dall’informatica, l’attenzione alla formazione e alla riqualificazione professionale». «Abbiamo raggiunto la pace fra i nostri Paesi poco più di sessant’anni fa - ha ricordato -, abbiamo elaborato regole raffinate di democrazia ma abbiamo ancora obiettivi di giustizia sociale ed economica da raggiungere» come appunto «l’accesso in condizioni di equità a una casa adeguata e a un lavoro adeguato: e questo non è al di fuori delle nostre possibilità». Oggi in occasione della celebrazione del XXX anniversario della Giornata per la vita l'arcivescovo di Milano presiederà l'eucaristia nel Duomo di Milano, alle ore 11.

Come ricordano i vescovi italiani nel messaggio inviato «la civiltà di un popolo si misura dalla sua capacità di servire la vita .Il dramma dell’aborto non sarà mai contenuto e sconfitto se non si promuove la responsabilità nella maternità e nella paternità».

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