Palermo - La seconda sezione del Tribunale di Palermo ha condannato a 141 anni di carcere 13 dei 17 imputati del
processo Addiopizzo, contro il racket delle estorsioni di Palermo. Il collegio presieduto da Bruno Fasciana,
a latere Stefania Brambille e Tanja Hmeljak, è rimasto riunito in camera di consiglio circa 84 ore, dalle 11
del mattino di lunedì scorso.
Centoquarantuno anni di condanna I giudici hanno riconosciuto la colpevolezza di Luigi Giovanni Bonanno, che ha avuto 9 anni, Vittorio
Bonura, 9 anni e 4 mesi, Giuseppe Bruno, 3 anni e 6 mesi, Antonino Ciminello 5 anni e 4 mesi, Tommaso
Contino assolto, Rosolino Di Maio 9 anni e 4 mesi, Francesco Paolo Di Piazza 12, Stefano Fontana 4 anni,
Gaetano Fontana assolto, Giovan Battista Giacalone 9 anni e 4 mesi, Francesco Paolo Liga 3 anni,
Salvatore e Sandro Lo Piccolo 30 anni a testa, Massimo Giuseppe Troia 16 anni.
Assolti i commercianti Maurizio Buscemi e Salvatore Catalano. Questi ultimi due si erano rifiutati di
ammettere di aver dovuto pagare il pizzo. I pm Marcello Viola, Gaetano Paci, Francesco Del Bene e
Annamaria Picozzi, del pool coordinato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia, avevano chiesto 253 anni
di carcere.
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