Maltempo Tevere, nuova ondata di piena. Scatta l’emergenza per Montalto di Castro

Il maltempo non concede tregua. La pioggia di questi giorni mantiene alta l’allerta per il Tevere, che durerà almeno fino a domenica. Ieri mattina è passata la piena proveniente dal lago di Paglia, ma già oggi alle sei e trenta si è registrata una nuova ondata al Porto di Ripetta, a causa dell’esondazione avvenuta in Umbria. Questo, nonostante sia stata aperta la diga di Corbara che scarica 800 metri cubi di acqua al secondo. Per fare il punto della situazione si sono riuniti ieri sera i vertici della protezione civile regionale, che hanno spiegato che solamente in queste ore potranno essere prese decisioni operative, come lo sgombero delle aree interessate da un’eventuale piena, per esempio, nella zona di Orte e Settebagni, anche alla luce delle previsioni meteorologiche. Purtroppo, infatti, già a partire da questo pomeriggio sono attese precipitazioni piovose, che continueranno anche sabato. E solo alla luce delle nuove piogge sarà possibile fare una previsione sull’innalzamento del livello del fiume, ma per ora si escludono esondazioni. Sono state tuttavia prese tutte le misure necessarie come l’allerta delle amministrazioni comunali interessate, da Roma fino a Fiumicino. «A Roma il problema non è il Tevere ma l’Aniene che ora ha comunque un livello basso - ha aggiunto Patrizia Cologgi, direttrice per il coordinamento delle funzioni di emergenza del Campidoglio -. Il Tevere poi ha il problema dei fossi, 1.700 km di reticolo fluviale minore che spesso dà improvvisamente vita a torrenti». Meno rosee le previsioni a Marina di Montalto di Castro, dove mercoledì mattina è esondato il fiume Fiora. L’acqua che aveva sommerso per oltre un metro d’altezza l’area nord della cittadina sulla costa viterbese è lentamente defluita verso il mare. Ma nelle strade e nelle piazze restano i segni dell’ennesima alluvione: fango, auto danneggiate, detriti, cassonetti trasportati dappertutto, seminterrati e garage devastati. Anche il sistema fognario ha subito seri danni ma la sorte peggiore è toccata ancora una volta agli agricoltori.

L’assessore regionale agli enti locali Giuseppe Parroncini al termine di un sopralluogo ha annunciato che si sta lavorando a un piano di emergenza per le aree alluvionate e presto verrà elaborato uno studio per la messa in sicurezza degli argini del Fiora, impiegando le risorse già disponibili.

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