Malvivente stakanovista: tre assalti in mezz’ora

I poliziotti riescono a identificarlo dai filmati, vanno ad aspettarlo sotto casa e lo arrestano dopo una breve colluttazione

Tre colpi in altrettante farmacie in poco più di mezz’ora, ma l’ultimo gli è fatale perché viene immortalato dalla telecamera, riconosciuto dalla polizia e arrestato sotto casa. Non prima però di avere ingaggiato una colluttazione con gli agenti, che gli serve solo per rimediare una denuncia anche per resistenza.
Giuseppe Colapietra, 37 anni, ha una bella sfilza di precedenti alle spalle: furti, rapine, spaccio di droga e persino una violenza sessuale. Giovedì scorso era proprio al verde e così si infila una pistola in tasca e decide di passare all’azione. Alle 18.40 è in via Pola, dove rimedia i primi 480 euro. Troppo pochi, quindi si sposta in viale Regina Giovanna dove alle 19.15 assale la seconda farmacia e gli va anche un po’ meglio: 1.500 euro. Infine alle 19.24 è in corso Buenos Aires dove riesce a raggranellare 730 euro con cui chiude la serata.
Ma proprio l’ultimo colpo gli sarà fatale. Non sa infatti che il negozio è protetto da un sistema di sicurezza che mette in comunicazione direttamente la farmacia con la centrale operativa della questura. Non solo scatta l’allarme ma sullo schermo appaiono in diretta le immagine dell’assalto. L’ufficio prevenzione generale si attiva mandando subito alcune volanti sul posto, ma all’arrivo degli equipaggi il bandito è già uccel di bosco. Poco male, gli investigatori si mettono a studiare i fotogrammi fino a quando a un ispettore del commissariato Greco Turro sembra di riconoscere un suo «parrocchiano». E vanno ad aspettarlo sotto casa.
E alle 23 in viale Suzzani ecco apparire, bello come il sole il «nostro». Pochi dubbi che sia proprio lui ha ancora addosso la felpa usata nei colpi con su scritto «Bright shop» e più tardi in casa gli ritroveranno anche l’arma, un riproduzione della Beretta in dotazione alle forze dell’ordine. Ma siccome deve dimostrare di essere un duro, non per niente è alto un metro e 94 e pure grosso, si scaglia contro gli agenti.

Ne nasce una breve ma violenta colluttazione ma alla fine il rapinatore viene ammanettato e ridotto all’impotenza. Non prima di avere mandato un poliziotto all’ospedale: poca cosa per fortuna, qualche escoriazione guaribile in pochi giorni

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