Cronaca locale

Manager e ingegneri i laureati più ricercati dalle aziende milanesi

In fondo alla classifica Architettura e Psicologia, che però danno ottime possibilità di essere assunti con contratti a tempo indeterminato

I gusti delle imprese - quanto a laureati da assumere - si consolidano. Le carriere che portano dritti all’impiego sono quella economica e Ingegneria, specie elettronica. A dirlo è l’ultima indagine della Camera di commercio che, elaborando i dati sulle assunzioni previste nel 2006 dalle imprese milanesi, ha stilato la classifica delle lauree più richieste, guidata appunto da Economia con il 35 per cento di assunzioni. «Ma c’è una buona notizia per tutti: rispetto al 2005, gli imprenditori intervistati dichiarano di voler assumere quasi 800 laureati in più, 11.360 rispetto ai 10.580 di dodici mesi fa» spiegano i ricercatori. E cercheranno soprattutto giovani usciti dalle facoltà scientifiche.
Tolta Economia (in cima alle preferenze come nel 2005), nella classifica delle lauree più richieste ci sono i diversi tipi di ingegneria, seguiti da Chimica e Farmacia, dalle lauree sanitarie e paramediche e da Matematica e Fisica. Sempre rispetto al 2005, guadagnano qualche posizione Lettere e Filosofia (dal 15º al nono posto), mentre perde preferenze Medicina. Ma il risultato, avvertono gli esperti, risente del fatto che a richiedere laureati (7 su 11) sono soprattutto le imprese di servizi.
Lo studio spiega poi quali sono le lauree meno richieste. In fondo alla classifica, quest’anno, ci sono Architettura e Psicologia. «Entrambe, però, danno ottime possibilità di essere assunti con un contratto a tempo indeterminato» ricordano i ricercatori della Camera di commercio passando in rassegna le interviste agli imprenditori fatte dalla società Excelsior. Le imprese garantiranno il posto fisso a tutti gli psicologi e al 96 per cento degli architetti.
A parole, le prospettive sembrano buone un po’ per tutti. Le aziende dicono di voler fare un contratto a tempo indeterminato al 65 per cento dei nuovi assunti. «L'economia milanese ha bisogno dei giovani usciti dall’università, sono loro a portare l’innovazione» racconta Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio, commentando la ricerca.
Ricerca che conferma un’altra tendenza. La conoscenza delle lingue straniere e delle buone basi di informatica sono requisiti indispensabili per essere assunti, qualsiasi sia la facoltà di provenienza. E servirà anche un supplemento di formazione che nella maggior parte dei casi (55 per cento) le aziende garantiranno con dei corsi interni o affiancando al giovane laureato un collega più esperto (26 per cento).
Qual è, dunque, la strada da percorrere per trovare un buon lavoro? «Le cinque facoltà più richieste sono le stesse dell’anno scorso» spiegano i curatori della ricerca. Le novità ci sono state solo nella parte bassa della classifica. Insieme a Psicologia, perdono preferenze Legge e Scienze politiche. Migliorano - pur restando a centro classifica - le lauree in Odontoiatria, Biotecnologie, quelle legate all’insegnamento e alla formazione.

Rimane pressoché costante, infine, l’interesse per i laureati in Lingue.

Commenti