Manifesti strappati, presi sei «Pisapia boys»

Strappavano i manifesti del Pdl e di Letizia Moratti. É dovuta intervenire anche la Digos ieri notte tra piazza Po e piazza Tripoli, dove ha colto in flagrante tre giovani di circa vent’anni nel primo caso e altri tre ragazzi nel secondo, segnalati alle autorità dalla ditta Bergomi e Falcone che è responsabile del servizio di affissione dei manifesti per il partito del centrodestra. Tutti e sei sono stati identificati ma nessuno è stato portato in questura. Il coordinatore del Pdl Mario Mantovani ieri ha denunciato l’episodio parlando con i militanti, «squadre organizzate dei supporter di Giuliano Pisapia - ha riferito - non si preoccupavano tanto di attaccare i manifesti del loro candidato sindaco, quanto di sfregiare e staccare i nostri». Il clima ad alta tensione che ha contraddistinto la campagna non si abbassa neanche alla vigilia del voto. E ieri i supporter di Pisapia hanno dato segni di agitazione per i movimenti di Letizia Moratti in città. Che in mattinata ha incontrato a porte chiuse all’hotel Marriott i difensori del voto di Pdl e Lega, al pomeriggio nella sede dell’associazione «Casa di Letizia Moratti» ha «scaldato» i volontari delle lista civiche «Giovani per Expo» e «Milano al Centro» che presteranno servizio ai seggi nel weekend.

Al pomeriggio, ha visitato un oratorio al quartiere Adriano, si è trattenuta una decina di minuti per incontrare persone con cui aveva appuntamento. Ma è bastato per far scattare l’irritazione di qualche famiglia, che «non ha gradito la visita» come ha riferito il parroco.

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