da Milano
In America è successo più di una volta: da Jesse McCartney a Hilary Duff, sono tanti i giovanissimi attori di serie tv per ragazzi che sono poi diventati star della musica pop. In Italia tutto questo potrebbe accadere a Matteo Branciamore, venticinquenne romano protagonista della fiction I Cesaroni, in onda la domenica sera su Canale 5. Nei panni del dolce e impacciato Marco Cesaroni, Matteo canta lorecchiabile Adesso che ci siete voi, già sigla del programma: la canzone è tanto piaciuta ai fan della fiction che dai primi di novembre sarà messa in vendita su Internet. Subito dopo verrà pubblicato un vero e proprio cd con lintera colonna sonora della serie, tra cui altre canzoni di Marco/Matteo.
«Mi sono molto impegnato per interpretare questo giovanissimo cantautore, prendendo per mesi lezioni di canto. Ho avuto successo e così con la produzione stiamo discutendo le mie possibili prospettive nel settore musicale. In questo momento metto al primo posto la carriera di attore, ma mi piacerebbe incidere un cd, e sarebbe unottima pubblicità nel caso in cui decidessimo di girare la seconda serie della fiction».
Matteo ha debuttato a diciannove anni in teatro. Quello di Marco Cesaroni è il primo ruolo importante in tv e, in meno di due mesi, è già diventato lidolo di centinaia di ragazzine, molte delle quali si sono addirittura riunite in un fan club. «Sono innamorate di Marco Cesaroni, non di me», spiega lattore. «Marco è il ragazzo che tutte le madri vorrebbero avere come figlio e le adolescenti come fidanzato. Qualcosa in comune con lui ce lho. Anchio a scuola non prendevo più della sufficienza e poi tutti e due giochiamo a pallone e suoniamo la chitarra. Con la musica, però, Marco è più bravo di me».
Fatto sta che presto rivedremo Branciamore in un altro film tv ambientato nel mondo musicale: si tratta di Piper, nuovo prodotto dei fratelli Vanzina, ispirato alla storia di Patty Pravo.
Matteo, il figlio dei Cesaroni ora diventa una star del pop
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.