Mega moschea Anche Penati va all'attacco: «Bugie del Pd»

Alberto Giannoni

Sul progetto della mega moschea di Sesto San Giovanni, anche Filippo Penati critica Pd e Comune. L'ex sindaco (ed ex presidente della Provincia) è intervenuto ieri, ad alcuni giorni di distanza dalla drammatica notte della stazione in cui è stato ucciso l'attentatore di Berlino. E l'ha fatto criticando la linea del suo ex partito. Il Pd ha rivendicato infatti «un modello di integrazione positiva che vede le comunità sul nostro territorio pienamente coinvolte nel pieno rispetto dei diritti e dei doveri dei cittadini». E l'ex leader della sinistra locale lo ha bocciato senza appello: «Dopo l'uccisione di Anis Amri davanti alla stazione di Sesto il Pd sestese, di fronte alle nuove critiche per la decisione di costruire a Sesto la più grande moschea del nord Italia, pubblica sul suo sito un comunicato stampa (a firma del segretario Marco Esposito) reticente e con dati falsi del progetto». «Il maldestro tentativo di ridimensionarne la grandezza e la portata - per Penati - arriva al ridicolo la dove si legge che ...ci sarà anche un luogo di culto per le persone di fede mussulmana che raccoglierà all'incirca 500 persone».

Secondo l'ex sindaco, quel «luogo di culto per i mussulmani» viene descritto «come fosse un'appendice, un di cui e non l'essenza del progetto» e viene anche ridotta la capienza della moschea (500 persone). Penati conclude: «La comunità sestese, in un momento delicato come questo, merita trasparenza e assunzione di responsabilità, non merita mezze verità o, meglio, mezze menzogne».

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