Mercati stressati crolla il petrolio

Dopo la pubblicazione del dato sulla fiducia dei consumatori, i futures sul petrolio con scadenza a settembre sono scesi sotto i 123 dollari al barile

Mercati stressati 
crolla il petrolio

Milano - Tonfo del greggio che a Wall Street scende sotto i 123 dollari al barile. All’inizio della giornata di contrattazioni a New York e dopo la pubblicazione del dato sulla fiducia dei consumatori, i futures sul petrolio con scadenza a settembre erano scambiati a quota 123,72 dollari al barile, in calo di 1,77 centesimi di dollaro rispetto alla chiusura di ieri.

Un mercato stressato Non è solo l’economia ad andare in tilt sulla scia del caro petrolio: ad accusare il colpo in Usa sono perfino i matrimoni. Le richieste di aiuto a terapisti e matrimonialisti sono aumentate di quasi il 20% negli ultimi mesi, ha spiegato Velia Langford, psicoterapeuta a Houston, con 15 anni di esperienza alle spalle. Il caro petrolio, la crisi dei mutui, i fallimenti bancari e i licenziamenti stanno insomma rendendo "la gente nervosa, arrabbiata, più aggressiva e ansiosa. Fino a sei mesi fa non ricevevo così tante richieste d’aiuto per matrimoni a rischio fallimento - ha detto - e anche a molti miei colleghi di New York o Los Angeles sta succedendo la stessa cosa". A correre dall’analista per stress finanziario sono soprattutto esponenti della classe media o manager che mai prima d’ora avevano avuto difficoltà a cambiare lavoro. "E' incredibile che come questo fenomeno stia riguardando anche Houston, capitale del petrolio. Ma sembra, e l’ho imparato dai miei pazienti, che l’elevato costo del greggio abbia bloccato gli investimenti nell’upstream, provocando incertezze perfino sui posti di lavoro nel comparto petrolifero", ha evidenziato Langford.

Che negli ultimi mesi i terapisti americani stiano facendo affari d’oro lo ha confermato, in una recente intervista, anche Richard Chaifetz, presidente e ceo del ComPsych di Chicago, il più importante programma di assistenza psicologica per i lavoratori degli Stati Uniti, cui aderiscono 24mila persone. "Le richieste di terapisti sono cresciute tra il 15 e il 20% negli ultimi tre mesi - ha detto - soprattutto per le preoccupazioni legate alla crisi finanziaria".

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