Metano: Bersani in allarme sull’accordo russo-algerino

Il ministro chiede l’intervento Ue. Timori per i prezzi

da Milano

L’accordo sul gas tra la russa Gazprom e l’algerina Sonatrach annunciato settimana scorsa preoccupa perché aumenta la dipendenza dell’Europa dalle forniture di gas e può portare a un aumento dei prezzi del gas nel Vecchio Continente. In una lettera al commissario Ue per l’energia, Andris Piebalgs, il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani suggerisce il coordinamento della politica europea degli acquisti di gas a favore dei consumatori.
L’accordo di collaborazione stretto il 4 agosto tra i russi e gli algerini «conferma le preoccupazioni già espresse sugli effetti sul sistema europeo degli approvvigionamenti di gas, e su quello italiano in particolare, derivanti dalla dipendenza dalle importazioni da un limitato numero di Paesi fornitori, che andrà crescendo nei prossimi anni», scrive Bersani. L’intesa tra i due dei maggiori fornitori di gas all’Europa «benché non abbia impatti immediati, data la struttura dell’importazione prevalentemente caratterizzata da contratti a lungo termine, determina in prospettiva la eventualità di pressioni economiche sui prezzi europei del gas», aggiunge il ministro. L’Italia, che ha sperimentato lo scorso inverno un calo nelle forniture di gas russo per la disputa sui prezzi tra Mosca e Kiev, «ritiene opportuno» che Bruxelles richieda a Russia e Algeria «dettagliate informazioni sul contenuto degli accordi intercorsi» e suggerisce di intensificare la diversificazione degli approvvigionamenti.
Inoltre, dice Bersani, occorre «rafforzare e coordinare la politica europea a favore dei consumatori di gas in modo da far rilevare il loro potenziale di acquisto come una risorsa per bilanciare eventuali accordi sull’offerta», oltre a «garantire effettive condizioni di reciprocità tra imprese europee e imprese controllate direttamente o indirettamente dai Paesi produttori, nel caso queste ultime intendano accedere direttamente al mercato europeo del gas».


Il ministro italiano chiede che la questione sia «adeguatamente trattata nelle prossime riunioni del Consiglio e, in particolare, in occasione della Conferenza dell’Unione Europea sulle relazioni esterne nel campo dell’energia che si terrà con i ministri degli Esteri e dell’Energia, programmata a Bruxelles per il prossimo 20 novembre, nonché nei previsti incontri del dialogo Ue-Russia in atto da tempo e nell’Euromed Energy Forum.
Un portavoce della Commissione ha detto che l’esecutivo Ue sta monitorando da vicino l’accordo Gazprom-Sonatrach ma non ha commentato l’iniziativa di Bersani.

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