
La breve quanto fugace parentesi di bel tempo, o meglio dire meno instabile, sta per finire: se durante questo week-end stiamo sperimentando un temporaneo aumento della pressione atmosferica, già dalla prossima settimana il nostro Paese farà i conti con una nuova ondata di maltempo a suon di temporali, grandinate e locali nubifragi.
Le zone più a rischio
La settimana si aprirà subito nel segno del maltempo. Massima attenzione in particolare durante le ore pomeridiane sulle pianure del Nord (specie Triveneto) e sulle aree interne del Centro-Sud (le celle temporalesche potrebbero estendersi alle vicine pianure e alle coste) dove sono attesi i temporali più forti": a spiegarlo è Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it. I cieli sereni di oggi, quindi, saranno già un ricordo tra meno di 24 ore quando gli elevati contrasti in gioco causati dal calore accumulato nei bassi strati e l'aria molto fresca e instabile in quota daranno vita a fenomeni anche intensi e con grandine potenzialmente di medie dimensioni.
Cosa accadrà successivamente
Anche martedì, a detta degli esperti, rimarrà una giornata fortemente instabile con nuovi temporali pomeridiani su gran parte delle nostre regioni. Gli occhi sono puntati, però, anche a quanto potrebbe accadere nelle giornate di mercoledì 14 e giovedì 15 maggio con la formazione di un ciclone simil tropicale nei pressi delle Isole Maggiori. I modelli matematici già da qualche giorno vedono questa possibilità che, in ogni caso, dovrà essere confermata o smentita nelle prossime ore.
Qualora andasse in porto la formazione di un Tlc (Tropical Like Cyclone) si avrebbero venti molto forti anche superiori a 100 Km/h e forti nubifragi con accumuli anche di 150 mm in poco tempo. Una situazione sicuramente complessa e potenzialmente pericolosa che andrà osservata e ridiscussa nei prossimi aggiornamenti anche per capire quale sarebbe l'esatta traiettoria del vortice e, di conseguenza, le zone più esposte.
Prove tecniche d'estate
Una volta esaurita questa fase, sul medio termine i modelli matematici vedono una svolta con l'anticiclone africano che questa volta sarebbe in grado di mettere radici stabili e durature sul Mediterraneo con temperature massime in netto aumento e molto simili a quelle sperimentate a
fine aprile/primi di maggio con i primi 30°C su molte d'Italia. Per molti giorni non avremmo fenomeni degni di nota con il sole a splendere da Nord a Sud della penisola. Anche in questo caso, però, serviranno nuove conferme.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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