
Non c'è soltanto il caldo africano, sempre più in intensificazione, con cui fare i conti ma anche con forti e intensi temporali in grado di scaricare ingenti quantità di grandine potenzialmente di medie e grosse dimensioni. Massima attenzione soprattutto ad alcune aree del Nord Italia tra il pomeriggio e la sera di oggi, giovedì 26 giugno.
I contrasti con l'anticiclone
Il "mare" di caldo che ormai si è accumulato sui bassi strati fa sì che l'energia potenziale in gioco sia molto elevata e ad un minimo sbuffo di aria fresca e instabile in quota ecco pronto lo sviluppo di nubi imponenti e forti fenomeni. La configurazione che si verrà a creare in queste ore è molto pericolosa per le regioni settentrionali che oltre al caldo fuori stagione faranno i conti con un'altra faccia della stessa medaglia, ovvero temporali, locali nubifragi e la tanto temuta grandine in grado di rovinare raccolti e non solo.
La "zona di convergenza"
"Questa configurazione darà origine a una zona di convergenza in cui interagiranno correnti calde ed umide per via del contributo subtropicale, e quelle più fresche e secche in quota legate al flusso atlantico", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it. Il risultato sarà la formazione di forti moti convettivi forzati (aria calda che sale dando il via alla formazione delle nubi temporalesche), soprattutto in corrispondenza delle Alpi centro-orientali e successivamente in estensione alle adiacenti aree di pianura di Veneto e Friuli Venezia Giulia con l’innesco di celle temporalesche potenzialmente autorigeneranti e organizzate".
La grandezza della grandine
Come detto, oltre a tuoni, fulmini e forti piogge che in poco tempo potranno scaricare al suolo ingenti quantità d'acqua, gli esperti prevedono che grandinate con chicchi fino a 2-3 cm di diametro potranno interessare soprattutto Veneto e Friuli Venezia-Giulia e in particolar modo le province di Treviso e Pordenone. I temporali potranno colpire anche parte di Piemonte e Lombardia. Non c'è da escludere nemmeno il Trentino-Alto Adige che farà i conti con le infiltrazioni d'aria fresca in quota e lo sviluppo dei temporali con grandinate e frequenti fulminazioni. I fenomeni, però, saranno piuttosto localizzati e non saranno duraturi.
Per adesso è soltanto nelle prossime ore ed
entro la giornata di venerdì che avremo questo passaggio instabile al Nord: da domani l'anticiclone africano sarà in grado di ricucire lo strappo con bel tempo e un netto aumento termico anche sulle zone alpine e prealpine.