L'Italia è ancora stretta nella morsa del maltempo di un mese di maggio 2023 destinato senza dubbio a passare agli annali della meteorologia per durata e persistenza dei fenomeni. La giornata di oggi, però, sarà l'ultima di un lungo periodo perturbato con il ciclone mediteranneo in azione sul nostro Paese prima dell'arrivo dell'anticiclone Zefiro che riporterà un po' di stabilità e un aumento delle temperature. Ma cosa prevedono i modelli matematici per l'inizio del primo mese d'estate, giugno?
Le prime proiezioni
Prima di addentrarci nel campo delle tendenze a medio-lungo termine, è bene sottolineare che non si tratta delle classiche previsioni come accade per le 24 o 48 ore successive e, quindi, passibili anche di importanti cambiamenti nel corso dei prossimi giorni. Ad ogni modo, i più prestigiosi centri di calcolo (l'americano Gfs e l'europeo Ecmwf) propendono per un inizio di giugno con prevalenza di bel tempo e alta pressione ma non così forte da impedire i consueti temporali pomeridiani sulle zone interne da nord a sud come avverrà esattamente la prossima settimana.
Gli scenari instabili
Dall'altra parte, però, altri modelli sarebbero più favorevoli a potenziali condizioni di maltempo in arrivo dalla Penisola Iberica che farebbero debuttare l'estate meterologica (1° giugno) non sui binari della stabilità: in questo caso è come se nei prossimi 10 giorni fosse ancora presente la lunga coda instabile di questi giorni di maltempo a causa di una goccia fredda in quota "che potrebbe esporci a un nuovo peggioramento", spiegano gli esperti di Meteogiornale. Al momento, infatti, non si vede nessun anticiclone africano in grado di poter dominare la scena sul Mediterraneo e far scoppiare l'estate con temperature massime ben oltre i 30°C ma si andrebbe, quanto meno, per gradi: caldo sì, specie sulle zone di pianura del Nord e al Centro-Sud (anche 26-28°C di giorno) ma con il temporale o gli annuvolamenti in agguato nel pomeriggio.
La tendenza successiva
Come si può osservare su Wetterzentrale.de, alcune mappe meteo si spingono fino alle successive 384 ore che, scrivendo oggi, significa il prossimo 6 giugno: la cartina proposta dal Centro di calcolo americano vede un clima caldo sull'Italia ma senza eccessi e una goccia fredda in quota posizionata sulla Grecia che potrebbe influenzare il tempo al Sud Italia. Se l'affidabilità di una mappa del genere è davvero molto bassa (oggi), la tendenza stilata dai principali modelli a medio-lungo termine è per un clima ancora non definitivamente estivo o, comunque, non come accadde lo scorso anno quando già a maggio scoppiò l'anticiclone africano con massime anche di 35°C.
"Siamo sempre più convinti che anche giugno dovrebbe avere la sua razione d’instabilità atmosferica, però siamo anche convinti che molto probabilmente avremo una prima consistente ondata di caldo
entro la prima decade mensile. Quindi, dovendo scegliere, siamo più orientati a considerare il miglioramento e il consolidamento dell’Alta Pressione", conclude Metegiornale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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