Le metropoli «impressioniste» del vietnamita Van Tame

Pennellate veloci e luminose che sembrano fuochi artificiali a comporre il paesaggio. Sono queste le caratteristiche del pittore Van Tame, che da oggi esporrà i suoi capolavori alla Galleria Santa Marta, in via Santa Marta 19 a Milano.
Van Tame nasce nel 1959 a Laos, a sud-ovest del Vietnam e diventa pittore per passione, con un particolare interesse per le scene urbane e i paesaggi rurali. Per via dell’energia e dei colori, i lavori dell’artista riflettono la vita in tutte le sue forme: dalla natura alle creazione dell’essere umano.
Alla galleria Santa Marta, sono esposte 15 opere recenti, del 2007/2008, tutte eseguite a olio su tela. Un trionfo di colori, che sembra ricordare gli artisti impressionisti, per raffigurare angoli delle grandi metropoli. Dieci opere sono dedicate alle città americane, quattro invece alla nostra Milano. Da piazza Cadorna a piazza Cordusio, da via Orefici, con uno squarcio del Castello Sforzesco all’imponenza del Duomo.
Attualmente le sue opere sono esposte in alcune gallerie di Parigi, quella di Milano è la sua prima mostra ufficiale personale.
Van Tame trae la sua ispirazione dalla Francia soprattutto da Lione e i suoi dintorni, nonchè dal mondo intero e in particolar modo dall’Asia, suo paese d’origine.
«Per me dipingere è un bisogno essenziale» spiega Van Tame.

Un artista che ha molto da raccontare, i cui prodotti sono quelli dell’istinto e della passione. Dalle sue opere si nota una grande forza, un insieme di colori che sembrano quasi essere «gettati» a caso. La staticità non è di certo la sua caratteristica, anzi l’uso dei colori vuole essere simbolo di dinamicità.

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