Francesco Micheli toglie il disturbo, ma anche qualche sassolino dalla scarpa. Con la votazione del 31 dicembre il Consiglio accademico aveva scelto la terna da cui uscirà il nuovo presidente: l’ex Pm Francesco Saverio Borrelli, Gerolamo Gavazzi e Fernanda Giulini. Escluso dai giochi Micheli. Il direttore del Conservatorio Leonardo Taschera aveva invocato un «vizio di procedura» passando la palla al ministero, ma ormai lo strappo era insanabile. Dopo aver rassegnato le dimissioni mercoledì, il presidente del Conservatorio ieri ha inviato una lettera al ministro dell’Università Fabio Mussi, al sottosegretario Nando Dalla Chiesa, al direttore del Conservatorio Leonardo Taschera e al presidente del Collegio dei revisori Riccardo Gavasci. Sei pagine in cui ripercorre i 7 anni «davvero bellissimi» che lo hanno «impegnato a rilanciare questa istituzione che nel 2000» trovò «in condizioni di estrema precarietà non solo per il degrado dello stabile ma soprattutto per l’inadeguatezza della struttura didattica e organizzativa ad affrontare il rinnovamento delle strategie formative». Sette anni sufficienti per «affrontare e risolvere gran parte dei problemi (...) e indirizzare il Conservatorio» alla crescita. Ma «questa attività ha inevitabilmente disturbato (...) molte quiete posizioni di "rendita" all'interno, che hanno reagito in questi ultimi tempi con metodi inaccettabili sul piano umano e estremamente lesivi per la credibilità dell'istituto». L'adozione «di metodi gestionali nuovi ed efficienti» che si sta realizzando «ha rappresentato il momento di rottura».
Nella lettera, Micheli ripercorre gli interventi promossi negli anni, quasi un obbligo di fronte alla «diffusione di notizie calunniose e del tutto false». Dalla totale ristrutturazione delle sale Verdi e Puccini («sostenuta dalla Fondazione che porta il nome di mio padre Umberto») al recente finanziamento di 45mila euro ottenuto dalla Provincia agli accordi stretti negli ultimi mesi col Politecnico per nuove aule in Bovisa, senza oneri per il Conservatorio. Un lungo elenco di attività per le quali ricorda di «aver ottenuto coperture finanziarie di grande rilievo (2,750 milioni) come mai in precedenza e sponsorizzazioni per un milione». Questo «al netto delle erogazioni effettuate dalla Fondazione Umberto Micheli». È «sconcertante», ammette, che «pochi elementi siano stati in grado di dequalificare la realtà vera del Conservatorio diffondendo notizie false e tendenziose attraverso una campagna denigratoria organizzata».
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