Clarence Seedorf e i suoi messaggi a Ronaldinho e compagni di reparto, Christian Abbiati e le sue parate in faccia a Kalac e Dida. Gesti sportivi, ovvio, ma il Trofeo Tim di martedì sera lancia due segnali forti in due zone del campo delicate di questo Milan.
Ma il calcio è bello perché è vago. Zeljko Kalac, di cui nessuno può dubitare della professionalità, ha preso un gol in mezzo alle gambe, un altro da pietrificato, si è poi salvato perché la Juve ha calciato ancora, ma mai in porta, eppure lui si è visto bene: «Personalmente credo che il test sia stato positivo. La concorrenza con Abbiati non esiste, ritengo che al Milan non ci siano problemi, non ho mai visto tre portieri di questa qualità allinterno della stessa rosa. Sia Abbiati che Dida sono dei bravissimi ragazzi e lavorare insieme è una cosa che ci aiuta a migliorare». Ancelotti si è limitato a confermare che rifarebbe il gesto del dito medio alla curva juventina, e poi che Abbiati ha fatto molto bene: «Parando anche i rigori ha dimostrato di essere un portiere affidabile e quindi in porta ci sarà una bella battaglia per il posto da titolare». Lui ha tenuto a galla il Milan con lInter, Seedorf lo aveva fatto trequarti dora prima con la Juventus. I due raudi lanciati verso la porta di Buffon si sono visti anche a Pechino. Calciatore capace di capire quale ruolo gli compete in relazione ai compagni e allavversario. Fuori causa Inzaghi, Borriello e Pato, con Kakà in recupero e Paloschi spaesato, Seedorf da solo ha risolto i problemi offensivi.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.