«Milano centro» snobba Penati E vola la mozione anti-apparato

I congressi di circolo del Partito democratico continuano a riservare sorprese sgradite alla dirigenza del partito, anche a Milano. Una delle ultime è l’affermazione, nel circolo «Milano Centro», della mozione che sostiene l’outsider candidato alla segreteria, Ignazio Marino, il chirurgo che si è candidato su posizioni radicaleggianti e nel nome del rinnovamento - anche morale - del Pd.
Nel congresso di Milano Centro, Marino ha prevalso nel consenso dei (non molti) partecipanti al voto, raggiungendo il 35 per cento, un risultato insperato e per certi versi strabiliante (come il 18,5 di Torino), e ora è convinto: «Stiamo crescendo, soprattutto tra i giovani, e vinceremo perché siamo chiari».
L’exploit di Marino è un bello smacco per Filippo Penati, l’ex presidente della Provincia (ed ex segretario provinciale dei Ds) che oggi è impegnato come coordinatore della mozione di Pierluigi Bersani e soprattutto ambisce a correre per Palazzo Marino nel 2011. Penati si consola (ma viste le percentuali neanche tanto) con la vittoria della mozione Bersani nella sua Sesto san Giovanni. Al circolo «Nilde Iotti», dove lui stesso ha votato, la mozione ha raccolto il 65 per cento dei voti, contro il 22 per cento della mozione Franceschini e il 13 per cento della mozione-Marino. Il candidato alla segreteria regionale per la corrente di Bersani, Maurizio Martina, ha raccolto il 68 per cento dei consensi.
Oggi intanto lo stesso Franceschini è a Milano, dove inizia il suo giro per l’Italia, con l’iniziativa «Dieci discorsi agli italiani».

Franceschini partirà dalla stazione Centrale, dove incontrerà i volontari dell’associazionismo, poi continuerà il suo giro passando per Napoli, Genova, Cosenza, Brà, Prato, Vicenza, Bari, Palermo. Il tour si concluderà a Marzabotto.

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