Cronaca locale

«A Milano il record delle rapine in banca»

I dati nell’ultima ricerca dell’Ugl: nel 2004 gli assalti sono stati 258. Il sindacato: «Vanno subito migliorati i sistemi di sicurezza»

Milano è la provincia più« rapinata» d’Italia con 258 assalti in banca l’anno scorso, anche se negli studi di tendenza è Bologna che registra il maggior balzo in avanti: quasi il 65 per cento in più degli eventi tra il 2003 e il 2004. È il risultato di un’indagine eseguita della Ugl Credito. «Preoccupa soprattutto - spiega ora l’Unione generale del lavoro - per l’incapacità degli Istituti di credito a mettere in campo efficaci sistemi di sicurezza antirapina. Per questo motivo, l’Ugl ha mobilitato le proprie strutture sindacali per una manifestazione giovedì a Milano, Bologna, Imola, Roma, Napoli, Messina. Contestualmente sarà distribuita una Guida antirapina curata dal sindacato».
In base ai dati elaborati dal sindaco, dunque, l’anno scorso c’è stata una preoccupante escalation in particolare, oltre che nel capoluogo emiliano, a Napoli, più 58 per cento, Roma, più 53, Bari, più 44, Brescia, più 38, Bergamo, più 27, Verona più 16 per cento. Percentualmente Milano non si segnala per una particolare impennata anche se con i suoi 258 colpi, conquista la poco invidiabile «maglia nera» in Italia.
«Le recenti e puntuali denunce delle nostre strutture sindacali territoriali - commenta una nota del sindacato - testimoniano la recrudescenza del fenomeno malavitoso e l'inadeguatezza degli attuali sistemi antirapina. Siamo più che convinti, e lo ribadiamo con fermezza, che si debba operare una radicale inversione di rotta nell'adozione dei dispositivi antirapina. Altrettanto importante è il coinvolgimento delle Prefetture e delle altre autorità locali».
La segreteria nazionale dell'Ugl Credito sollecita infine le banche «ad aprire un tavolo di confronto tra aziende e sindacato per la stesura di nuovi protocolli di intesa; a conformarsi sia dal punto di vista normativo che operativo ai dettami sulla sicurezza previsti dalla legge; ad adottare, come misura minima antirapina, nelle principali realtà ad alto rischio criminale, la vigilanza armata in postazioni protette blindate all'ingresso degli sportelli».
Negli anni infatti c’è stata una continua rincorsa tra banche e rapinatori nell’elaborare strategie per proteggersi, da un parte, e per aggirare le difese dall’altra. Dopo vetri e porte blindati, guardie armate all’esterno, negli ultimi anni gli istituti di credito hanno cercato di scoraggiare gli assalti, riducendo la quantità di contante disponibile nelle casse.

Questo ha dirottato i grossi criminali verso altre attività, ma la semplicità con cui è possibile raggranellare con un semplice taglierino qualche migliaio di euro, ha indirizzato verso gli assalti in banca anche improvvisati rapinatori facendo lievitare sensibilmente il numero dei colpi.

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