Milano in video. È il doppio volto di Milano quello che appare e scorre nel video «La città alle spalle» di Riccardo Apuzzo, con le musiche di Andrea Vagnoni. Sarà proiettato l11 novembre (ore 17.20) allo spazio Oberdan per «Invideo» la rassegna internazionale di videoarte, arti elettroniche e nuove tecnologie promossa da Comune, Provincia e Regione e che vanta, per la prima volta, il patrocinio del Ministero dei beni culturali. Giunta questanno alla sua diciassettesima edizione, «Invideo» (www.mostrainvideo.com) è una delle più importanti manifestazioni internazionali dedicata alla sperimentazione e alla creatività cinematografica, si terrà allo spazio Oberdan dal 7 all11 novembre, preceduta da un inaugurazione a Bruxelles il 6 e seguita da «una coda» a San Gimignano il 7 e l8 dicembre. Ledizione targata 2007, dal titolo «Poetroniche», da «poesia» e «arti elettroniche», neologismo coniato da Gianni Toti, cui è dedicata la rassegna, presenta 161 opere da 27 paesi: dalle nuove opere dei maestri della videoarte alle produzioni di autori esordienti, dai documentari ai reportage di guerra, passando per ritratti, animazioni, video poesie.
Fil rouge che lega i lavori selezionati da un comitato di esperti disseminato in tutto il mondo, la sperimentazione e la ricerca: non è un caso che il sottotitolo della kermesse sia «poesia e video oltre», oltre gli schemi classici dell«immagine-movimento» per dirla con Deleuze, alla ricerca di contaminazioni e nuovi accostamenti. A sancire la natura sperimentale che caratterizza «Invideo» la perfomance di Tam Teatro musica «Quando locchio trema» dedicata a Paolo Gioli, esponente di spicco della scena underground italiana e tre conferenze con proiezioni del maestro austriaco Peter Kulbeka. Non si tratta si normali lezioni - avvertono gli organizzatori - ma di vere e proprie performance, di eventi irripetibili.
Lacqua dei Navigli scorre lenta, cullata dal una dolce melodia superando le chiuse una dopo laltra in un viaggio quasi mistico attraverso spaccati e scorci di una città che sembra sospesa nel tempo. La dimensione quasi onirica e sconosciuta ai più man mano si dissolve trascinando tra i suoi flutti, a ritmo di suoni metallici che sembrano emergere da una quiete antica, la frenesia, il vortice di laboriosità per cui Milano è famosa. Ed è la Milano operosa e creativa che ha attirato i due autori, Apuzzo (regista) da Napoli e Vagnoni (musicista) da Ancona, facendoli innamorare di sè al punto tale da trasformarli in milanesi dadozione.
Milano nei video e Milano che fa video: Studio Azzurro, storico collettivo meneghino, presenterà una panoramica di 25 anni di lavoro, per lanteprima di Bruxelles, mentre il duo milanese Masbedo, 8 anni di ricerca e sperimentazione alle spalle, ha realizzato un video inedito per il festival.
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