A novant'anni, all'età in cui il sesso raramente è in testa ai pensieri degli esseri umani, il signor A. ha deciso di iniziare a fare il maiale. E per lasciare in libertà i suoi istinti ha scelto il più vulnerabile dei bersagli: una ragazza di sedici anni ma ancora con la testa da bambina, una fanciulla già carica di difficoltà mentali. Il signor A. ha aspettato che lei si trovasse da sola, sulla panchina dei giardinetti di via Bovisasca, e le è saltato addosso. Mani dappertutto, sopra e sotto i vestiti, e il disgustoso oltraggio finale di un bacio in bocca.
É successo il 27 marzo scorso, ad Affori. Una ragazzina ha visto tutto, e sua madre ha chiamato la Volante. Ma quando è arrivata la polizia, del vecchio non c'era più traccia: se l'era squagliata infilandosi in uno dei palazzoni di via Litta Modignani. E sarebbe rimasto forse impunito se la vittima non se lo fosse ritrovato davanti per due volte, il mese successivo, negli stessi giardinetti. Lo ha riconosciuto, e ha avvisato la madre: «É lui, è quell'uomo».
A metà settembre sia la vittima che la giovane testimone hanno confermato il riconoscimento, da dietro il vetro a specchio di una sala.
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