"In A2a assunzioni tra Pd e uomini di Renzi". Senna interroga Sala: lui che cosa ne pensa?
25 Marzo 2021 - 06:00Nel mirino del leghista gli strani ingressi nella gestione dell'ad Mazzoncini
«Quando ho letto l'ormai ex segretario Nicola Zingaretti prendere le distanze da un Pd più interessato alle poltrone che alla politica, mi è venuto da pensare che il caso A2a corrispondesse perfettamente: un parcheggio per gli amici di partito». A denunciarlo Gianmarco Senna, presidente in quota Lega della commissione Attività produttive di Regione Lombardia che rivolgendosi al Palazzo dirimpetto si chiede «se il sindaco Giuseppe Sala sia a conoscenza di quanto accade in A2a e della campagna acquisti del neo amministratore delegato Renato Mazzoncini da maggio 2020 a oggi». Per il presidente Senna il vulnus sarebbe ancor più grave in tempi di Covid e restrizione di business che hanno visto «assunzioni di dirigenti a chiamata diretta, senza passare da head hunter». Tra queste «quella di Enea Moscon, curriculum forse non così adatto viste le scarse esperienze nel settore, ma ricco di incarichi politici: consigliere Pd dimissionario nel Municipio 5 e tesoriere del Comitato MilanoxRenzi». Oppure quella di Filippo Bonaccorsi «per il quale è stata aperta una nuova casella nella pianta organica: si occuperà di sponsorizzazioni, rapporti con le Regioni e i territori. Aggiungi un altro posto a tavola perché anche Bonaccorsi proviene dal giglio magico, visto che fu Matteo Renzi a metterlo a capo della task force per l'edilizia scolastica, il piano per cui il governo aveva stanziato un miliardo di euro». Fratello dell'ex deputata Pd Lorenza, l'ex presidente e privatizzatore di Ataf, l'azienda fiorentina dei trasporti, grazie alla sponsorizzazione di Renzi è così passato con disinvoltura dai bus all'edilizia e ora all'energia. «Per un gruppo quotato come A2a - si chiede Senna - è normale questo comportamento? Non sarebbe tale metodo clientelare una violazione delle norme sulla trasparenza, delle procedure interne di selezione del personale, ovvero del codice etico assumendo i compagni politici dell'azionista di controllo? E per giunta in piena campagna elettorale?». Chiaro il riferimento al ruolo che Sala, in quanto sindaco di Milano, riveste all'interno della società. «Il sovraccarico di costi legati a tale politica del personale e dei consulenti non è certo da imputare al Covid né al futuro piano industriale, ma solo a favoritismi tra l'ad Mazzoncini e certa politica di sinistra. E mi chiedo come si possa conciliare questa gestione disinvolta con i peggiori risultati economici e finanziari di sempre che il Gruppo A2a, sotto l'amministrazione Mazzoncini, ha appena annunciato, con il peggioramento di tutti i principali indicatori di bilancio. Le autorità di mercato,i sindaci o i revisori stanno vigilando? Magari a tutela dei piccoli risparmiatori e degli azionisti di minoranza».
Chissà, la conclusione, «cosa ne pensa il sindaco Sala».
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