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Una Prima ad alto rischio scontri Allarme autonomi e centri sociali

Una Prima ad alto rischio scontri Allarme autonomi e centri sociali

I responsabili dell'ordine pubblico per la giornata di oggi, quella della Prima della Scala, non temono certo le manifestazioni e i presidi annunciati, le proteste dei lavoratori in crisi e le provocazioni più o meno ironiche contro la politica economica del governo. Sono i possibili blitz dei centri sociali, l'arrivo inaspettato di gruppi di antagonisti animati da intenzioni bellicose e decisi a far lievitare la tensione che è già off limits in maniera estemporanea e, perciò, del tutto inaspettata.
Il ferimento del giovane dell'Orso, per mano di un simpatizzante neonazista, la stagione degli scioperi, le occupazioni delle scuole e degli stabili dismessi o comunque vuoti sono realtà inasprite dalla grave crisi che penalizza soprattutto giovani e disoccupati. E negli ultimi tempi quelli che il sindaco Giuliano Pisapia si ostina a chiamare «ragazzi» si sono esibiti in azioni che vanno molto al di là di semplici ragazzate. Senza dimenticare che la «vetrina» della Prima è troppo allettante: tutti sanno bene che una qualsiasi forma di protesta all'ingresso delle autorità al teatro del Piermarini avrebbe una risonanza internazionale. E, negli ultimi tempi, sono stati in molti, tra antagonisti e centri sociali, a snobbare permessi e autorizzazioni: tanto per fare un esempio il corteo di lunedì sera a Loreto (per protestare contro la violenza neonazista), non era stato annunciato. Così come tutti i presidi e i mini cortei che hanno preceduto e seguito le occupazioni delle villette Aler di piazza Ferravilla da parte del collettivo Lambretta e tanto meno quelle di Macao, che da giugno se ne resta indisturbato all'ex Macello di viale Molise, all'interno dell'Ortomercato.
Veniamo quindi al programma, già piuttosto denso, degli appuntamenti annunciati e autorizzati dalla questura in piazza Scala stamane.
Dalle 14 alle 20 ci sarà il presidio della Confederazione unitaria di base (Cub) che avrà per tema l'occupazione. La Digos e il nucleo informativo dei carabinieri prevedono la presenza di non più di un centinaio di persone che allestiranno banchetti e volantinaggio a ridosso di palazzo Marino. A qualche metro di distanza dai Cub, dalle 16 alle 21, ci sarà un altro presidio del «Partito pirata» (un movimento che, ovviamente, non esiste nell'arco costituzionale dei partiti) che manifesta contro la crisi economica e la legge di stabilità. In piazza Duomo dalle 17 e fino alle 22.30 invece l'Unione sindacale di base (Usb) ha organizzato anche un concerto con diversi musicisti sul palco più un presidio dei lavoratori dell'Ilva di Taranto e dell'ospedale San Raffaele.
Per eventuali tensioni, naturalmente, le forze dell'ordine non sono certo impreparate.

Il questore Luigi Savina si augura «che vengano rispettate le regole democratiche e che si mantenga un clima di tranquillità. Del resto - conclude - sarebbe giusto che chi desidera andare alla Scala, realtà prestigiosissima che promuove l'immagine di Milano nel mondo, lo potesse fare senza problemi»

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