Agricoltura, un trimestre da allarme rosso

Agricoltura, un trimestre da allarme rosso

«Sono dati in chiaroscuro dove, purtroppo, prevalgono le sfumature grigie. La Lombardia tiene meglio rispetto al resto del Paese, ma si registra un diffuso pessimismo legato alla gravità della situazione contingente». Lo ha detto, Giulio De Capitani, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, intervenendo alla presentazione dei dati del primo trimestre del 2012 registrati dal comparto agricolo lombardo. L'analisi è stata condotta da Regione e Unioncamere Lombardia, con la collaborazione delle Associazioni regionali dell'agricoltura. Se già l'ultimo trimestre del 2011 aveva registrato un rallentamento della crescita, che aveva caratterizzato il resto dell’anno, il primo trimestre del 2012 continua a evidenziare questa tendenza, confermando la battuta d'arresto vissuta dal settore. Dalle interviste quali-quantitative emerge una prevalenza netta dei giudizi di peggioramento (37,0 per cento) dell'andamento congiunturale del proprio settore rispetto a quelli di miglioramento (12,6 per cento), mentre il trimestre precedente aveva visto un maggiore equilibrio tra le due risposte. Tra le ragioni di questa battuta d’arresto vi sono le condizioni meteorologiche particolarmente rigide di febbraio, che hanno causato perdite produttive e ostacolato la distribuzione dei prodotti. E ancora: i costi di produzione seguiti al rincaro del petrolio e all’andamento non favorevole dei prezzi agricoli; nonché la riduzione del reddito disponibile: fattori che hanno determinato una contrazione delle spese delle famiglie per i consumi di prodotti alimentari.
Il comparto del latte manifesta alcune criticità: alla persistente situazione di depressione dei prezzi del latte alla stalla si aggiunge infatti il sensibile ridimensionamento delle quotazioni del Grana Padano, che, seppur su livelli ancora soddisfacenti, risultano lontane dai livelli record mantenuti per tutto il 2011.

I settori ortofrutticolo e floro-vivaistico hanno sofferto dell'intenso gelo di febbraio, che ne ha ridotto la produzione. Luci e ombre sul comparto vitivinicolo. Le carni bovine e suine continuano a usufruire di una dinamica favorevole dei prezzi, nonché di una domanda di mercato che si mantiene vivace.

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