Nuovo furto di rame in una scuola della città. Questa volta è accaduto alla meterna di via Pier Capponi, dove venerdì notte alcuni ladri sono entrati nell'edificio che sorge all'interno del parco «Guido Vergani» e ha asportato dal soffitto alcune lastre del prezioso metallo, venduto al mercato nero per 8 euro al chilo. I tecnici di Palazzo Marino sono internevuti prontamente per sostituire le coperture in rame con altre in plastica, così da consentire il regolare svolgimento delle lezioni a partire da domani. Ma l'ennesima razzia ai danni di un edificio pubblico segna la resa - o quasi - dell'amministrazione. «Non è davvero possibile che continuino questi furti ai danni delle nostre scuole - commenta infatti l'assessore ai Lavori pubblici, Carmela Rozza -. La soluzione sarebbe rimuovere tutte le coperture in rame per evitare altri episodi come questi». Il che è un po' come dire che per evitare i furti in banca, le banche andrebbero chiuse.
Le parole dell'assessore Rozza, in realtà, denunciano una situazione sempre più fuori controllo. Il rame è da tempo un materiale ambitissimo dalle bande criminali, e a farne le spese sono proprio le scuole, ma anche le linee ferroviarie, le centrali elettriche e quelle telefoniche. Un fenomeno così diffuso che nel 2012 è nato l'Osservatorio nazionale sui furti di rame, presieduto dal vicecapo della polizia e di cui fanno parte anche i carabinieri, la guardia di finanza, il corpo forestale, l'Agenzia delle dogane, Ferrovie dello Stato, Enel, Telecom Italia e Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche).
Solo poche settimane fa, a Milano, un'altra scuola era finita nel mirino dei ladri: quella di via Lorententeggio, da cui erano stati asportati qualcosa come 200 metri quadrati di materiale. L'edificio - che avrebbe dovuto riaprire nel giro di pochi giorni - in realtà restò chiuso più a lungo a causa delle piogge che provocarono delle infiltrazioni dai soffitti temporanei, mentre gli alunni vennero «ospitati» nelle materne di via Barzilai e largo Scalambrini.
In via Pier Capponi, invece, sono stati asportati ben 400 metri quadri di copertura in rame dal tetto, lasciata però dai ladri sul luogo, come se dovesse essere portata via in un secondo momento. Sono poi stati preparati per essere rimosse, svitando le viti di ancoraggio, altri 400 metri quadri di metallo. L'impresa incaricata dal Comune è intervenuta a sistemare e fissare le lastre svincolate e a posizionare dei teli di protezione, in corrispondenza delle lastre rimosse. La scuola è quindi rimasta aperta, ma ci vorranno comunque 15 giorni perché il tetto venga completamente riparato. «Sempre che la pioggia - sottolina l'assessore Rozza - non ci rallenti e ci costringa a chiudere la scuola».
La soluzione - tanto pragmatica da sfiorare la resa all'illegalità - sarebbe quella «di rimuovere tutte le coperture in rame per evitare altri episodi come questi», insiste l'assessore. «Ci tengo a rassicurare i genitori - aggiunge Francesco Cappelli, assessore all'Educazione e istruzione del Comune - che faremo il possibile perché i bambini possano continuare la normale attività nella loro scuola».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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