«Anomalie e regali nelle concessioni del Comune»

Sardone (Forza Italia) denuncia gli strani affitti di Palazzo Marino: «Ecco i casi imbarazzanti»

«Anomalie, scelte discutibili, trattamenti di favore imbarazzanti e gravi ombre». Emergono, secondo la consigliera di Forza Italia Silvia Sardone, dagli atti richiesti alla giunta sulle concessioni degli spazi comunali. Sardone parla del rischio che «tra i vari documenti» possa «annidarsi una vera e propria affittopoli». «Negli anni - spiega - sono stati tantissimi gli immobili regalati o affittati a cifre irrisorie ad associazioni d'area, enti di chiara collocazione politica a sinistra o centri culturali dal discutibile contributo». Tra i casi da segnalare Sardone segnala anche alcune associazioni che ottengono immobili gratis: E la consigliera azzurra segnala: «L'associazione Bottega Partigiana in pieno centro (zona Via Torino), la Cooperativa Pandora (Legacoop) in via Hermada, l'associazione Ottotubi in zona Garibaldi, l'associazione Unza (associazione di promozione sociale che offre servizi come la ciclofficina popolare o le colazioni vegetariane della domenica) in via Passerini, in Via Fleming 107 metri quadri per la federazione senegalesi del Nord Italia, sempre gratuiti». «Concessione gratuita anche per la cooperativa sociale Namastè che si definisce una bottega solidale». Ma non sono solo concessioni gratuite. E Sardone cita: «245 euro di canone annuo per la cooperativa sociale sinapsi in Via Pescara dove c'è anche una vineria sociale, 229 euro all'anno per la cooperativa sociale Arca in via Giovanola,58 anni di concessione per Emergency nell'ex edificio scolastico di via Santa Croce 19 per 2600 metri quadrati, a fronte del recupero e dalla riqualificazione dell'immobile, 300 euro di affitto mensile per Rifondazione Comunista in via Bellezza, zona Bocconi, 410 euro di affitto per gli anarchici in Viale Monza, in uno dei pochi edifici storici di Precotto (l'unico edificio che ricorda il bombardamento del 20 ottobre 1944) per 200 metri». Casi discutibili sono molti: «420 euro all'anno per Arci Pessina in Via San Bernardo, la cooperativa sociale il melograno in via ortica spende 1400 euro all'anno, 1500 euro al mese per Arci Corvetto per 3500 metri quadri, 1400 euro al mese in zona Colonne per l'associazione Il Trebbo - centro di resistenza culturale». E ancora: «Solo 1.960 euro all'anno per zero5 laboratorio di utopie metropolitane in via dei Guarneri 21, mille euro per Arci Sambos Illimani che trasmette la passione per i ritmi latino americani, 3mila euro all'anno per il circolo Arci Metissage in via Borsieri».

E l'ultimo caso strano citato dalla consigliera Sardone è il «Teatro out off, 50 euro in via Mac Mahon, 1361 metri». «Vorremmo - conclude - che il Pd e la giunta spiegassero perché invece di aiutare i milanesi in difficoltà vengono elargiti spazi a chi evidentemente non ne ha particolare bisogno».

«Tra concessioni gratuite, locazioni a prezzi irrisori, affitti di favore - dice - c'è molto da controllare. Il Comune ha intenzione di valorizzare veramente il proprio patrimonio o devono continuare assurde regalie ai danni dei milanesi?».

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