Un milanese di 33 anni, da tempo residente a Bologna, è stato arrestato per aver picchiato, drogato e stuprato la sua ex ragazza e una sua amica. L'uomo Giacomo O., in preda a un delirio di onnipotenza aveva anche tentato di strangolare una delle sue vittime sostenendo che tanto dopo l'avrebbe «resuscitata». L'incubo è finito quando le ragazze sono riuscite a avvertire le forze dell'ordine che hanno bloccato l'uomo in un albergo sugli Appennini.
Giacomo O., con precedenti penali alle spalle, è un fanatico di filosofie orientali e teorie «energetiche», nonché di spade e di pesci tropicali. A settembre la fidanzata, 27 anni, lo ha lasciato dopo una relazione di quasi tre anni. Lui allora ha cominciato a circuire una sua coinquilina e nei giorni scorsi è andato a prenderla sul posto di lavoro, l'ha portata a casa e le ha offerto un caffè quasi sicuramente drogato. Dopo averla violentata si è fissato su un neo sul collo della ragazza dove «era racchiuso tutto il male presente nella sua famiglia» e gliel'ha tagliato con un coltello. Quando ha tentato di fuggire prima l'ha picchiata selvaggiamente, procurandole lesioni guaribili in 25 giorni quindi le ha stretto le mani sul collo fino a farla svenire.
Non contento il maniaco alla sera l'ha portata dall'ex fidanzata, che vive con altre due amiche in un appartamento nella periferia di Bologna. Anche lì si sono ripetute le sevizie ma le tre ragazze sono riuscite a fuggire. Rimasto in casa ha costruito altarini con le spade e nuovamente violentato la sua prima vittima. Quando l'uomo si è addormentato, la 27enne è riuscita a scappare e, dopo essersi fatta medicare in ospedale, avvertire la polizia. Nel frattempo Giacomo O. aveva però lasciato l'appartamento e rintracciato l'ex fidanzata. Dopo averla convinta di aver mitigato il suo stravagante carattere, l'ha convinta a seguirla in un vacanza sul Mar Rosso. I due però hanno perso l'aereo, e così hanno ripiegato su un albergo di Monterenzio, sull'Appennino bolognese.
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