Il Vaticano ha aderito ufficialmente all'Expo 2015, con una lettera della Segreteria di Stato. Lo ha annunciato ieri il governatore e Commissario Generale Expo 2015, Roberto Formigoni. Precisando (in replica a chi nel Pd ha chiesto che lasci il ruolo nell'esposizione vista la crisi in giunta) che l'incarico «è ad personam, non è affidato al sindaco o al presidente pro tempore».
Dei primi due grossi appalti assegnati per i lavori Expo, entrambi già sotto la lente dei pm (anche quello per la piastra) si è parlato ieri in Commissione a Palazzo Marino. É intervenuto il presidente emerito della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick, delegato dal sindaco Pisapia alla vigilanza sulle attività connesse ad Expo. «Le società appaltatrici hanno obblighi contrattuali di sicurezza - ha affermato - ma c'è un problema aperto più generale di sorveglianza di tutto il perimetro dell'area del quale ci si dovrà far carico». Anche Alessandro Molaioni, responsabile di Progetto, ha riferito che sono «state bandite le gare per il controllo degli accessi di persone e mezzi nel sito», l'esito è atteso per la primavera. Intanto però la società Expo ha dato corso a un appalto per la rimozione dell'amianto in una zona del sito, senza gara ma con affidamento diretto per motivi di urgenza: «É stato necessario dopo che nottetempo sconosciuti sono entrati e hanno asportato delle condutture hanno provocato lo sfaldamento di materiale in amianto».
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