Spaccature trasversali. Tre consiglieri del Pdl voteranno a favore (Gallera, Tatarella, Pagliuca) contro la maggioranza del partito mentre nel Pd non dovrebbero esserci bocciature ma certamente l'astensione dei cattolici del gruppo, Fanzago e Cormio. Lunedì approda in consiglio comunale la delibera che istituisce il registro delle coppie di fatto. Dopo il pressing sui presidenti di Zona, giovedì sera sono arrivati anche i pareri dei parlamentini che mancavano ancora all'appello, non vincolanti ma obbligatori per iniziare la discussione a Palazzo Marino. Che si preannuncia accesa, con parecchi emendamenti dai banchi leghisti e qualcuno anche dai pidiellini che voteranno sì al registro. Le due presentatrici della delibera, Marilisa D'Amico (Pd) e Anita Sonego (Sinistra x Pisapia), ma anche la capogruppo Pd Carmela Rozza hanno già anticipato la disponibilità a togliere la parola «famiglia» dal testo, uno dei nodi. Il presidente dell'aula Basilio Rizzo ha già fissato tre sedute per la prossima settimana, «speriamo ne bastino due e che il testo venga accolto e magari anche migliorato grazie alla discussione tra maggioranza e opposizione».
Ma l'Arcigay Milano avverte il sindaco Pisapia: «Attento, forse c'è una coalizione anti-gay tra Pdl e cattolici del Pd». E l'assessore Piefrancesco Majorino trova «sconcertante l'accanimento ideologico contro uno strumento utile». Messaggio (anche) ai cattolici del Pd.Arriva il sì dalle Zone Il registro coppie gay approda in Consiglio
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