Asili, oltre mille bambini sono rimasti senza posto

Allarga le braccia l'assessore alla Scuola Francesco Cappelli. È una sorta di resa, la sua, davanti a 1131 famiglie milanesi e ai loro bambini rimasti senza un posto al nido (il dato è aggiornato al 7 ottobre). Per quest'anno non ci sono speranze di assorbire una tale lista di attesa. Lo dice l'assessore stesso, in commissione Educazione per riferire qual è oggi la situazione nei nidi e nelle materne della città, snocciolando tutti i numeri di un Servizio che quest'anno ha messo in crisi oltre mille famiglie. Un numero di gran lunga superiore rispetto agli anni passati. Si tratta di dieci volte tanto rispetto al 2011-2012 quando la lista di attesa contava solo 114 bambini e anche dallo scorso anno quando comunque era triplicata arrivando a 374 bimbi in lista. «Difficilmente riusciremo a tornare ai valori degli anni passati», spiega Cappelli anche perché quest'anno c'è stato un forte incremento della domanda da parte di famiglie che frequentavano i nidi privati e a causa della crisi economica si sono spostati nel pubblico. Quasi 500 rispetto a due anni fa e 33 rispetto allo scorso anno. E a poco è servita la rapida marcia indietro da parte del Comune che oggi sta cercando di recuperare posti nei nidi privati per snellire almeno un po' la lunga lista. In estate infatti erano stati tagliati 445 posti nei nidi privati accreditati. Oggi i Servzi scolastici ne stanno ri-acquistando in corsa 290 (170 nei prossimi giorni e 120 all'approvazione del bilancio). «Colpa del bilancio e della conseguente richiesta di tagli», confessa Cappelli. Fatto sta che nonostante il tentativo di recupero i bambini che resteranno senza un posto quest'anno sono almeno il doppio rispetto all'anno passato. Ad oggi gli iscritti ai nidi in totale sono 9.638 di cui 5.

487 nelle strutture comunali a gestione diretta, 1676 nei comunali accreditati, 1750 nei privati accreditati, 725 nelle sezioni primavera. Durarante la commissione è stata ribadita anche l'intenzione di rimodulare le fasce di pagamento che potrebbero passare a 20 dalle 4 attuali.