Autonomi violenti? Buffetto del pm

Da un lato ci sono le richieste di condanna: sei, a pene fino a un anno e cinque mesi di reclusione. Dall'altro, quelle di archiviazione: quattro. Nel mezzo, una lettura piuttosto morbida da parte del pm di quanto accadde ormai cinque anni fa, quando un gruppo di autonomi diede vita a un'accesa manifestazione contro lo sgombero del centro sociale «Conchetta». Traffico bloccato, agenti aggrediti, il furto di qualche capo d'abbigliamento in un negozio seguito dalle minacce all'addetto alla sicurezza, cartelloni pubblicitari divelti, fumogeni e tutto il corredo di insulti alle forze dell'ordine. Visione indulgente non tanto per il fatto di aver chiesto la concessione delle attenuanti generiche per gli imputati o per le pene invocate (comunque non particolarmente miti), quanto per una ricostruzione dei fatti che sembra minimizzare l'accaduto. Nel corso della sua requisitoria contro dieci anarchici, infatti, il pm ha ricostruito quella giornata di coaso, ridimensionando le gesta dei dieci anarchici. Il traffico bloccato? «Dieci minuti non sono un tempo apprezzabile».

Il cartellone pubblicitario divelto? «Non era ancorato alla sede stradale e pertanto il suo spostamento non ha comportato un danno irreversibile». Il furto? «Presenta una ridotta gravità sia sotto il profilo della minaccia esercitata che del valore della merce sottratta».

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