Mentre pezzi di Scala girano nel mondo - il Corpo di Ballo è in Oriente e parte dell'orchestra in tournée come Filarmonica scaligera - dal 7 al 13 settembre il Teatro ospita il Balletto del Bolshoi: nell'ottica di uno scambio bilaterale che ha visto la Scala a Mosca con Simon Boccanegra e la Messa da Requiem di Verdi. Il Corpo di ballo per eccellenza dal 7 al 10 propone La Bayadère nella versione coreografica di Yuri Grigorovich, da Marius Petipa. Tutt'uno con il Bol'oj, alcuni allievi della scuola di ballo scaligera, così come è l'orchestra dell'Accademia a essere coinvolta per la parte musicale. Dall'11 al 13 settembre andrà in scena La bisbetica domata, ispirata alla omonima commedia di Shakespeare, su musiche di Shostakovich. È una creazione di Jean-Christophe Maillot che con quest'opera in prima nel 2014 ruppe il ghiaccio scrivendo per una compagnia non sua (Les Ballets de Monte-Carlo). Il titolo si è aggiudicato tre Maschere d'Oro, come migliore produzione e per i due protagonisti. L'orchestra sarà la Verdi di Milano. La compagnia moscovita mancava alla Scala da 11 anni e torna a Milano coniugando storia e novità proponendo un classico come La Bayadere e una nuova creazione come la Bisbetica. La danza sta alla Russia come l'opera all'Italia: è un qualcosa in cui il Paese si rispecchia. La presenza di questo Corpo di ballo-leggenda è dunque un evento per Milano che negli anni è comunque riuscita a conquistarsi un tassello importante di questo teatro: Svetlana Zakharova, étoile al Bolshoi, è Prima Ballerina étoile alla Scala, spesso in coppia con Roberto Bolle. È stata lei a spiegarci che il teatro moscovita è l'Everest della danza: se tocchi quella vetta, il resto vien da sé. «Vi sono difficoltà oggettive poste da quel palcoscenico enorme: ha misure che spaventano, è veramente molto grande. E poi incute soggezione la storia del teatro. Quando sai che i ballerini leggenda hanno danzato lì e tu stai per andare in scena, senti il peso della responsabilità. Io avverto sempre questo. Però, una volta superato questo esame, allora puoi ballare ovunque». Il settembre scaligero include un altro ospite.
Il 4 settembre, per l'inaugurazione di MiTo, è attesa la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Marin Alsop, prima donna della storia scaligera ad aver raggiunto il podio milanese. Sarà una serata al femminile con il Concerto di Cajkovskij affidato alla violinista Julia Fischer.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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