Quando l'assurda ordinanza anti-movida si sarà squagliata come un gelato estivo, una cosa resterà (oltre all'arrabbiatura dei commercianti e una giunta pasticciona). Resterà una novità nel centrodestra milanese. Iniziative fantasiose, irriverenti, spiazzanti. La mobilitazione degli ultimi giorni contro le regole anti-gelato è solo l'ultimo esempio, il più eloquente, di un fenomeno che è già molto chiaro e che ribalta il trend nato nel 2011. Le Comunali vinte da Giuliano Pisapia segnarono anche un'affermazione di cultura politica: lo strapotere dei giovani di sinistra in quelle piazze virtuali che sono i social network, con battute e tormentoni «virali» (si dice così). Non furono decisivi forse, ma contribuirono a creare un clima che poi produsse anche piazze vere, e gremite, e urne altrettanto piene. Ebbene, per la prima volta in modo così eclatante, la sinistra milanese si è trovata dalla parte opposta: bonariamente ridicolizzata, presa in giro, irrisa con leggerezza ed efficacia ed esposta all'iniziativa di «un gelato a mezzanotte», per smascherare regole incomprensibili e astruse. Ma anche alle vignette, alle iperboli, alle finte ordinanze. Il tam tam ha scontato anche un'evidente caduta di stile. Quell'«hashtag» (parola chiave) che ha tentato un gioco di assonanze (di cattivo gusto) fra Grom e rom è stato un passo falso. E l'ha riconosciuto anche il coordinamento del Pdl: «Una stupidata - ammette anche Marco Bestetti, coordinatore della Giovane Italia di Milano - che ha rischiato di farci inciampare quando avevamo un rigore a porta vuota davanti». Facendo la tara di quell'errore - addebitato all'intemperanza di qualche giovane militante poco «sorvegliata» dagli altri - la mobilitazione ha prodotto risultati. È bastato il suo annuncio. E fa il paio con quella dei leghisti che, esasperati per l'ennesimo inconcludente blocco del traffico, sabato hanno annunciato che avrebbero disobbedito girando per la città in auto («e se mi arrestano portatemi un cono gelato» ha scherzato Matteo Salvini). Ma la Lega è sempre stata un po' «scapestrata», per il Pdl è una novità. Non un caso però: «Ci sono giovani leve che si danno da fare - spiega il consigliere provinciale Nicolò Mardegan - e tanti ragazzi che ora seguono e partecipano alla politica con questi nuovi strumenti». «Ci siamo resi conto che su quel terreno eravamo in svantaggio - spiega Bestetti - e ci siamo messi al lavoro». «Iniziative provocatorie, anche goliardiche». «Comunque meno sedute e ingessate. Siamo un movimento giovanile, certe posizioni più marcate sono normali».
I moderati nuovi disobbedienti? «Niente a che vedere con i centri sociali - aggiunge Bestetti - noi restiamo sempre dentro un quadro di rispetto di legalità e ordine pubblico. Non verseremmo per terra neanche una pallina di gelato alla nocciola».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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