Beccaria, tenta di impiccarsi

Fp Cgil: «Il 17enne è malato, non è la struttura per lui»

Un altro tentato suicidio al carcere minorile Beccaria. La denuncia arriva dai sindacati della funzione pubblica. Ieri, si legge in una nota del coordinatore Fp Cgil Lombardia Calogero Lo Presti, «un ragazzo diciassettenne, nigeriano, condannato per piccoli reati, ha tentato di impiccarsi. Ha problemi di salute mentale, continua a fuggire dalla comunità dove è in cura e per questo viene riportato ogni volta in carcere ma non lo regge e da qui, probabilmente, la decisione del suo gesto estremo per fortuna fallito». Non è la prima volta che succede nell'istituto penitenziario. «Tra i giovani detenuti - continua Lo Presti - ci sono soggetti fragili, con problemi di salute mentale, a cui occorre personale dedicato. Sedi dedicate».

Al contrario in tali situazioni complesse ci si affida spesso alla fortuna oppure alla sola responsabilità degli agenti penitenziari, cui è affidata la vita di questi detenuti: «Ancora più che per tutti gli altri detenuti, in questi casi specifici di vita in senso letterale stiamo parlando. Facciamo dunque di nuovo appello all'Amministrazione penitenziaria perché si attivi per i più opportuni provvedimenti». Il sindacalista conclude con un'accusa diretta alle autorità competenti: «Il problema continua a essere serio e continua a essere ignorato. L'Amministrazione penitenziaria deve affrontarlo, a tutela dei detenuti e dei lavoratori del carcere minorile Beccaria».

La struttura del carcere minorile è fatiscente e sono stati segnalati gravi problemi igienici e sanitari. Gli interventi di manutenzione ordinaria tra l'altro sono sospesi in vista del trasferimento dei detenuti nella nuova ala del penitenziario.

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