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Bimbo di 10 anni cerca di rubare un telefonino: arrestato il papà

A tradirlo è stata la maglietta dell'Inter che indossava il giorno prima, lunedì, quando aveva tentato di rubare un prezioso cellulare al titanio (costo: 7mila900 euro) in una boutique all'angolo tra via Montenapoleone e via Manzoni. Ventiquattr'ore più tardi, ieri mattina, i vigili urbani, dopo il furto, stavolta riuscito, di un altro cellulare, hanno trovato proprio il bimbo bulgaro di 10 anni responsabile del tentativo del giorno prima. Il padre del piccolo, un 40enne che era con il figlio, è stato arrestato per furto aggravato e induzione a delinquere, mentre il figlio, insieme al fratellino di 3 anni, è stato affidato a una comunità protetta. Ma vediamo com'è andata. Ieri alle 11 un agente motociclista ha sentito urlare un gruppo di persone davanti a un bar-ristorante di via Padova: nel locale era appena stato rubato un cellulare e i passanti indicavano un uomo e due bambini che stavano scappando. Il ghisa in moto, insieme ad altri due colleghi, ha bloccato il terzetto in fuga, trovando il telefonino in tasca al bimbo di 10 anni. Dalla maglietta indossata dal bambino - la stessa della squadra nerazzurra che portava il giorno prima - i vigili hanno ipotizzato un collegamento, rivelatosi poi azzeccato, con l'episodio di via Montenapoleone.

La conferma è arrivata dalle testimonianze dei commessi della boutique: lunedì il bimbo era entrato da solo, ma dopo di lui era arrivata una famigliola che già la polizia, guardando le immagini delle telecamere, aveva intuito fungere da «aiuto» al ladruncolo.

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