Giovani, appena compiuti i 18 anni, ma già intraprendenti ed esperti, tanto da sapere che un colpo ben assestato sul basculante è sufficiente per aprire il garage quasi fosse la grotta di Aladino. Consentendo di fare man bassa delle auto e quanto altro incautamente lasciato dentro. Un colpo ben preparato che avrebbe fruttato un discreto bottino se i carabinieri, avvertiti da un vigilantes, non fossero intervenuti bloccando due dei cinque ladri, quando avevano già forzato 100 box e messo da parte una decina di biciclette frutto della razzia. I carabinieri stanno ora stanno cercando di identificare anche i tre complici, al momento sfuggiti alle manette.
La banda era entrata in azione probabilmente poco dopo mezzanotte in un garage sotterraneo al 36 di via Caterina da Forlì. Una grande struttura che scende per tre piani con circa 420 posti auto, protetti però da una fragilissima porta. Una semplice basculante il cui perno si incastra nella parte superiore in un banale supporto di plastica dura. Per aprirlo non servono mazze, picconi o grimaldelli. Basta un colpo secco, sferrato con la mano sulla parte superiore e il supporto in plastica cede di schianto, lasciando via libera ai ladri.
I cinque giovani malviventi, estremamente efficienti e rapidi in poco tempo avevano già aperto un centinaio di porte, usando un garage vuoto come temporaneo deposito della merce più appetibile. In particolare una decina di biciclette, facili da smerciare senza grossi rischi. I ladruncoli non hanno fatto il conto con il vigilantes che nel suo giro li ha scoperti e ha chiamato il 112. Un equipaggio del Radiomobile è arrivato in pochi secondi riuscendo a bloccare due diciottenni, entrambi italiani, entrambi incensurati.
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