Un «libro dei sogni». Così l'assessore all'Urbanistica del Municipio 7, Tiziana Vecchio, definisce il nuovo Pgt (Piano di governo del territorio) del Comune, sottoposto a una revisione in corso da oltre un anno e oggi al previsto parere delle Zone, prima dell'approvazione definitiva. Un «libro dei sogni», innanzitutto per una carenza sottolineata dall'assessore: non è stato pubblicato o trasmesso alcun contenuto sulla sostenibilità economica del piano: «Il documento è molto tecnico - ha spiegato - ma di grande importanza dal punto di vista economico e politico. Economico, perché attraverso la pianificazione urbanistica si dà e si toglie valore alle aree e al territorio oppure attraverso il Piano dei servizi, che dovrebbe avere anche la capacità di favorire la promozione degli investimenti sul territorio e di generare economie specifiche. Politico, in quanto si operano scelte ben precise sulla cosa pubblica che la politica ha il dovere e il potere di prendere per conto di chi ha deposto la propria fiducia in tutti noi». Eppure - rimarca Vecchio - «sono stati pubblicati una serie di documenti, dal Piano delle regole ai Documenti di Piano, dal Piano dei servizi al Piano delle attrezzature religiose ma nessun documento relativo alla sostenibilità economica». E «senza sostenibilità e verifiche economiche, quanto enunciato e pianificato in tutti questi documenti, non rimane che il libro dei sogni, di difficile realizzazione e condivisione». Un esempio - per la giunta municipale guidata da Marco Bestetti - è l'edilizia residenziale sociale per la quali vengono definiti indici dettagliati e precisi nel Piano delle regole». «In assenza di un piano economico di riferimento funzionale alla fattibilità delle diverse tipologie di edilizia residenziale - si commenta - tale definizione appare del tutto arbitraria e rischia di non sortire alcun effetto pratico, non trovando poi alcun operatore immobiliare disponibile ad utilizzare questa norma». Lo stesso vale per le Grandi funzioni urbane. «Pensiamo - dicono dalla Zona - alla nostra Piazza d'armi che, nonostante la vigenza di indici volumetrici molto più elevati versa da anni in condizione di abbandono».
Il Municipio parla di scelte «fatte e non condivise». E ne parla in generale, non solo per l'aspetto che riguarda la discussa scelta di un luogo di culto in via Novara.
È generale la critica della maggioranza, che poche settimane fa ha approvato la proposta di delibera firmata dall'assessore e contenente un parere negativo: «Il Piano dei servizi vigente - prosegue l'assessore nella sua disamina - non ha sviluppato a pieno le proprie capacità e la revisione proposta sembra non risolvere i nodi collegati alla reale possibilità attuativa degli interventi collegati a questo Piano».
«Pur condividendo in gran parte gli obiettivi dichiarati, in particolare la qualità ambientale, la rigenerazione urbana, la riqualificazione delle periferie e l'aumento di servizi funzionali allo sviluppo economico della città, il complesso delle norme presenta numerose incongruenze rispetto ai medesimi obiettivi cui il Piano di Governo del territorio ambisce».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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