La Regione Lombardia ha deciso di stanziare un milione per sostenere i lavoratori che rientrano al posto di lavoro con capacità lavorative ridotte a causa di cure oncologiche o per altre patologie invalidanti. Il provvedimento di Palazzo Lombardia mette a disposizione una dote di 2.000 euro a persona e la priorità verrà data alle aziende che presentano nel loro organico lavoratori con patologie oncologiche e invalidanti insorte negli ultimi 2 anni. «Prima che un assessore, sono un medico - spiega l'assessore regionale alla Formazione e lavoro Melania Rizzoli - ho lavorato a lungo in strutture di emergenza e sono stata per anni a contatto con malati gravi. Chi ha passato mesi in luoghi di cura ha patito grandi sofferenze e ha dovuto affrontare una stagione fra le più difficili nella vita di un essere umano. Il momento in cui il lavoratore può tornare al lavoro, in particolare se è in condizione di disabilità, è un momento di vittoria e di ritrovata forza per ricominciare a vivere la quotidianità». L'iniziativa si propone un duplice obiettivo.
Quello specifico di individuare un modello di accompagnamento dei lavoratori malati oncologici, per favorire la ripresa della vita professionale e la permanenza in ambito lavorativo, attraverso forme flessibili di rientro al lavoro (smartworking). E il secondo obiettivo è la sensibilizzazione delle imprese con la promozione delle figure di percorsi specifici e dell'introduzione di «Disability manager» e «Welfare manager».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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