Non avrebbe mai voluto metterle le mani addosso, anche se l'aveva già fatto. Così, quando è successo - al culmine di una lite in strada, già degenerata in un vero e proprio pestaggio, con la sua ex fidanzata - si è lanciato sotto una macchina sotto gli occhi di tutti. E ora è ricoverato in gravi condizioni.
La storia d'amore malato conclusasi in maniera tanto drammatica è accaduta ieri pomeriggio tra Lambrate e l'Ortica, in via Pannonia. Protagonisti due ragazzi di buona famiglia Eduardo Maria A., 31enne e Alice M., 22 anni. Secondo quanto hanno raccontato i testimoni ai vigili urbani, intervenuti sul posto intorno alle 15, la ex coppia stava litigando animatamente sul marciapiede. Dalle parole grosse, dalle grida furenti, i due sono passati in fretta alle mani. In realtà sarebbe stato solo Eduardo a cominciare a strattonare la sua ex. Il giovane non sembra sia nuovo a persecuzioni, agguati e insulti (ma anche botte) nei confronti della ragazza. Inoltre aveva più volte minacciato il suicidio davanti a lei.
Ieri è accaduto il peggio: il ragazzo, infatti, ha rifilato un pugno in pieno volto alla giovane. Un colpo talmente violento che la poverina è caduta a terra. A quel punto, in preda alla disperazione, Eduardo Maria ha gridato ad alta voce: «Ora mi ammazzo!». E, sotto lo sguardo sconvolto dei passanti, ha scavalcato le vetture in sosta lungo il marciapiede e si è buttato sotto la prima auto che passava di lì, un taxi. Il cui conducente, fortunatamente, lo ha visto e ha frenato, evitando la tragedia.
Naturalmente la scena ha lasciato di stucco tutti. Il tassista si è fermato e ha prestato immediatamente soccorso al ragazzo. Sul posto sono arrivate due ambulanze: Eduardo, che in un primo tempo sembrava in gravi condizioni, è finito al Policlinico dove, piano piano, si è ripreso. Nello stesso ospedale, in una situazione molto più rassicurante, è stata portata anche Alice.
Sulla vicenda indaga il nucleo tutela donne e minori della polizia locale. Non si esclude affatto che ora Alice sporga denuncia per stalking contro l'ex. PaFu
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