La caccia agli abusivi Notte in prima linea sul fronte Ortomercato

La caccia agli abusivi Notte in prima linea sul fronte Ortomercato

Arrivano quando ancora gran parte dell'Ortomercato ha appena aperto gli occhi. Poi si posizionano lungo i 4,5 chilometri di recinzione e aspettano. Sono le squadre della Polizia locale a caccia di abusivi. Quegli stessi che la notte scavalcano le maglie di ferro intorno alla struttura di via Vismara per cercare un lavoro in nero o rifornimenti senza le debite autorizzazioni. Bilancio dell'operazione: un arresto per resistenza a pubblico ufficiale e una ventina di persone fermate e identificate. Tutti che tentavano di aggirare le regole con un gesto atletico.
Il fenomeno è diffuso anche perché, da due anni a questa parte, Sogemi ha iniziato a adottare procedure di sicurezza sempre più severe agli ingressi normali. Ad esempio dallo scorso marzo, quando sono stati introdotti i varchi elettronici, sono stati effettuati 30mila controlli con 1.200 respinti. Tra questi, due uomini che pochi giorni fa sono arrivati con tanto di pistola e si sono dichiarati carabinieri, ma non sono stati lasciati entrare. E nell'ultimo anno sono state espulse dalla struttura sedici cooperative perché avevano assunto lavoratori in nero. E adesso è da un mese che Comune e Sogemi hanno deciso di cooperare per mettere sotto pressione l'abitudine allo «scavalco» notturno e hanno avviato una serie di interventi come quello di venerdì mattina: squadre di vigili, in supporto a quelli che già ci sono al presidio interno all'Ortomercato, che intercettano gli scavalcatori prima che si perdano tra i bancali.
«Lo scopo che vogliamo raggiungere con la continuità dell'azione – spiega Marco Granelli, assessore comunale alla Sicurezza che ha seguito di persona l'ultimo intervento – è quello di scoraggiare queste pratiche che danneggiano chi lavora onestamente e andremo avanti così ancora per cercare di ottenere questo risultato: fino a ora – conclude - sono quasi duecento le contestazioni effettuate e la maggior parte per lavoro nero il che dimostra che il dispositivo messo in atto da Comune e Sogemi si sta rivelando efficace».
«Inoltre la società - precisa il direttore generale Stefano Zani – ha provveduto a denunciare questi soggetti per violazione di proprietà privata e comunque il fatto importante è che adesso con questa collaborazione stiamo eseguendo degli interventi mirati».
L'operazione di ieri è iniziata alle tre del mattino e ha coinvolto una trentina di agenti, oltre allo stesso comandante dei vigili. E lo spiegamento di forze è stato quello da grandi occasioni: i controlli che ormai si susseguono con cadenza settimanale generalmente impiegano meno uomini e non sono presenti sul campo anche il presidente di Sogemi Luigi Predeval, il direttore generale, il consigliere Paolo Zinna nonché l'assessore Granelli e il comandante dei ghisa Mastrangelo. Nonostante questo qualche agile scavalcatore riesce a infilarsi tra le maglie della rete e si infila indisturbato con il suo zainetto blu nel caos organizzato che ormai ha preso piena vita nei depositi dei grossisti. Ma è una lotta molto difficile per gli agenti: il perimetro da controllare è lunghissimo e ogni pertugio è buono per le dozzine che cercano di sgattaiolare dentro l'Ortomercato.
Il via vai di camionette non sembra impressionare i capannelli di gente fuori delle cancellate, si spostano in una zona meno illuminata e controllata e provano da lì. Basti pensare che dalle tre e mezza fino alle sei e mezza passano al massimo dieci minuti tra un tentativo e l'altro.

E si parla di quelli intercettati. Si tratta comunque di un popolo di lavoratori notturni che spesso, come confermato anche da Mastrangelo, è già noto ai controllori perché sono già stati fermati almeno una volta, ma non demordono ancora.

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