Un dispiegamento di circa cento uomini tra Palermo e Milano che ha visto l'impiego anche di un elicottero del comando provinciale di Palermo per riuscire a bloccare due famiglie malavitose che avevano investito la propria liquidità "sporca" in due società di caffè riferisce Il Giornale di Sicilia. Il nucleo di polizia economico-finanziario ha collaborato insieme alla Scico-Servizio Centrale Investigazioni sulla Criminalità Organizzata per l'arresto di sei persone appartenenti alla famiglia Fontana di Palermo i cui vertici erano da poco usciti di galera e si erano stabiliti a Milano.
Dalla Lombardia avrebbero successivamente investito i loro soldi, provenienti da attività illecite come estorsioni, in due ditte di caffè che avevano sede nel palermitano e che producevano caffè Masai. I finanzieri, quando hanno iniziato le perquisizioni hanno trovato dentro casa grossissime somme di denaro e gioielli. Visto che erano sottoposti a misure di prevenzioni patrimoniali proprio queste grosse somme hanno contribuito ad incriminare i sei appartenenti alla famiglia.
Grazie a quest'asse dei finanzieri siciliani e quelli lombardi, con la collaborazione della Scico di Roma ha contribuito a far emergere i complessi investimenti della famiglia Fontana nella produzione e distribuzione di caffè in tutta Italia.
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