Cantieri M4, la Regione «striglia» Palazzo Marino

Mattinzoli ricorda a Tajani i bandi precedenti e si dice pronto a mettere altri 200mila euro

Collaborare sì, essere usati per le polemiche no. Perché non solo Regione è già pronta a contribuire attivamente sulla questione M4, ma è disponibile a fare di più già da subito. Alessandro Mattinzoli, assessore regionale allo Sviluppo economico, torna proprio sulla questione degli aiuti economici per i commercianti danneggiati dai cantieri della linea 4 della metropolitana dopo che il Comune ha polemizzato con Regione Lombardia.

«Non solo abbiamo stanziato 250mila euro grazie a un emendamento in sede di bilancio voluto dal capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi, con l'appoggio di tutto il gruppo - puntualizza l'assessore - ma siamo anche pronti a mettere sul piatto altri 150-200mila euro se ce ne fosse bisogno, ma non vorremmo essere sicuri che sono soldi che servono». Perché i soldi stanziati e poi non spesi si perdono nelle pieghe del bilancio e da qui a fine anno ci sono tanti modi in cui potrebbero essere usati. Anche per questo motivo per il 2019 Mattinzoli chiede «un'analisi dei bisogni per non sprecare risorse».

Sul fatto poi che il Comune abbia stanziato più fondi di Regione l'assessore precisa, «fuori da ogni polemica», che si tratta di un fatto normale «visto che si tratta di opere avviate sul territorio comunale e quindi il primo ente a occuparsene deve essere proprio il Comune, quindi mi sembra fuori luogo dire che Palazzo Marino abbia messo più soldi della Regione; tra l'altro i primi bandi regionali in questo senso sono del 2014-2015».

Nonostante le punzecchiature dell'assessore comunale al Commercio Cristina Tajani, Mattinzoli porge un'altra mano: «Quello che ci fa veramente piacere è che dopo un primo momento di critica il Comune abbia deciso di aderire al bando perchè in un momento di disagio dei cittadini l'importante è svolgere il nostro lavoro come istituzioni, quindi la collaborazione va bene, ma non deve essere strumentalizzata».

Le prime a cui pensare dunque, sono le circa 110 le attività potenzialmente interessate lungo tutta la tratta che, trovandosi presso i fronti stradali dei cantieri, hanno subito o stanno subendo il maggior disagio dovuto alla presenza di lavori. Cantieri che inficiano l'accessibilità di pedoni e veicoli, riducono i marciapiedi e la visibilità degli stessi esercizi.

MBon

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica