Capodanno, un test sicurezza Il sindaco: la guardia resta alta

Festa e musica per 40mila in piazza Duomo blindata Dopo le feste saranno tolte le barriere anti terrorismo

Marta Bravi

All'indomani del veglione di Capodanno fa il bilancio della notte di San Silvestro «blindata» dopo la strage di Berlino e l'uccisione di Anis Amri a Sesto San Giovanni. In 40mila hanno salutato l'arrivo del nuovo anno in una piazza Duomo «sorvegliata speciale» sulle melodie di Mario Biondi e di Annalisa.

Per Beppe Sala che è passato in piazza la notte del 31 il bilancio «è buono». «Purtroppo - ha aggiunto - come abbiamo visto l'attenzione dovrà rimanere alta. Quando ho chiesto militari in più qualcuno ha storto il naso, ma senza angoscia è giusto sapere che le città vanno vigilate ancora di più». Secondo il sindaco il modello applicato può essere replicato: «da quello che capisco i livelli di allerta non sono altissimi ma sono alti e al momento bisogna tenere la guardia molto alta», ha spiegato aggiungendo che comunque le barriere posizionate per questioni di sicurezza verranno rimosse dopo le feste. «Lasceremo i New Jersey fino all'Epifania e poi li toglieremo». I paracarro in cemento, infatti, erano stati posti a protezione dei mercatini di Natale, dopo la strage di Berlino. L'indicazione del Comune dunque al momento è che i new jersey vengano rimossi contemporaneamente allo smantellamento delle bancarelle previsto per domenica prossima. «L'ultima parola però - spiega l'assessore Rozza - spetta al Comitato per l'Ordine e la sicurezza che dovrebbe riunirsi mercoledì o giovedì».

Il protocollo prevedeva sette varchi di ingresso in piazza, controllati da 75 agenti di polizia locale e carabinieri con metal detector portatili, mentre le periferie sono state sorvegliate da 21 pattuglie. Vietati anche «botti» con specifica ordinanza: in totale sono stati sequestrati 25 chili di materiale pirotecnico e mezza tonnellata di bottiglie di vetro. Ventisette i verbali di contestazione emessi per vendita senza autorizzazione, e 63 sequestri amministrativi. Ritirate anche una trentina di scatole di petardi.

Soddisfatta l'assessore comunale alla Sicurezza Carmela Rozza: «Il dispositivo di controllo del territorio ha funzionato molto bene. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato la notte di San Silvestro che hanno garantito un Capodanno sereno».

All'indomani della strage di Istanbul si ragiona anche sulle misure anti terrorismo. Così se il sindaco approva l'idea di espulsioni più severe annunciate dal ministro dell'Interno Marco Minniti - «Credo che andare verso espulsioni, quando è chiaro che si tratta di clandestini» -, è molto più cauto sull'ipotesi di riattivare i Centri di identificazione e espulsione (Cie) in tutta Italia. «Sull'utilizzo dei Cie non ho un'idea precisa - ha frenato - è difficile anche esprimere un giudizio».

Per Mirko Mazzali, avvocato e presidente del consiglio di municipio 1 «i Cie sono centri inutili, incostituzionali, costosi», per l'assessore regionale alla Sicurezza Simona Bordonali «quella contro il terrorismo è una lunga e difficile battaglia che va combattuta senza se e senza ma, proprio a partire dai respingimenti e dalle espulsioni delle migliaia di clandestini che quotidianamente arrivano in Italia e poi sono riversati in Lombardia».

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