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Cecchini, cani, servizi segreti una prova generale per Expo

In campo 2mila uomini delle forze dell'ordine per il vertice Europa-Asia mai un simile spiegamento a Milano, nemmeno per la visita di Elisabetta II

Cecchini, cani, servizi segreti una prova generale per Expo

Tiratori scelti, reparti cinefili, uomini dei Servizi, Nocs e tutti gli altri che formeranno la squadra dei 2mila elementi delle forze dell'ordine impegnati in questa occasione definita «unica» dal questore Luigi Savina, avranno il compito di essere invisibili ma ovunque, discreti ma efficientissimi. Non c'è mai stato un tale impiego di personale, nemmeno quando nel 2000, con la giunta Albertini, a Milano arrivò la regina Elisabetta II e vi rimase due giorni, assistendo anche a uno spettacolo alla Scala. Allora ci fu addirittura chi si scandalizzò dei «cecchini» previsti sui tetti di piazza Scala per tutelare al massimo la sicurezza della sovrana inglese e del marito. Oggi, in un pianeta «bollente» come il nostro, tutto è stato programmato con largo anticipo e lo spiegamento di forze non impressiona più nessuno. Del resto non c'è mai stato un evento internazionale e politico insieme simile sotto la Madonnina, la città della moda, non certo quella dei vertici internazionali. E nessuno, da Milano come da Roma, voleva apparire impreparato, rischiare l'evitabile.

Tuttavia per un evento tanto singolare e una logistica così imponente (basta solo pensare al numero di macchine blindate e agli spostamenti previsti) l'impresa si rivela ardua. Tra i 2mila uomini delle forze dell'ordine impegnati tra gli alberghi del pieno centro della città dovrà esserci un eccellente coordinamento con coloro che presidieranno tutta la zona del MiCo, in piazza Giulio Cesare, in zona Fiera. Dove, a partire da domani pomeriggio alle 14 inizieranno i lavori del decimo vertice Asem (Asia Europe Meeting).

Squadre cinefile e tiratori scelti, quindi, saranno sparsi per la città. «Il silenzio è rigoroso in casi come questi - ribadisce Savina -. Chi alloggerà dove resterà un segreto».

Certo sono impegnati gli alberghi più centrali della città che, oltre alle forze dell'ordine, confidano nella security personale che ogni capo di stato ha portato con sé insieme alla propria delegazione.

Naturalmente nessuno, per scaramanzia, pronuncia la parola «attentato», anche se è quella la realtà più temuta.

A fare confusione nella confusione ci si mettono pure i ragazzi del centro sociale «Cantiere». Che per domattina hanno organizzato uno dei due cortei settimanali (l'altro è previsto per sabato) contro la Lega Nord. Quale occasione migliore per cercare un po' di visibilità?

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