La sinistra più vicina al mondo dei centri sociali che con le bombolette spray hanno imbrattato mezza città (giorni fa anche la Darsena, contro lo sgombero di un hotel occupato) preferisce concentrare l'attenzione sul «lato a» della delibera approvata ieri dalla giunta. Il consigliere di Sel Luca Gibillini (ad esempio) annuncia trionfante «la liberalizzazione della street art: cento muri completamente liberi per i murales, nessuna multa o sanzione per chi li dipingerà». La giunta mette a disposizione dei graffitari 100 pareti in 67 località sparse in tutte le zone tranne la 1 (pare che sia stato impossibile trovare muri pubblici non vincolati dalla Soprintendenza). i Navigli e le scuole. Sul sito del Comune troveranno l'elenco, che verrà allungato nel tempo secondo le nuove disponibilità. Senza bisogno di autorizzazioni potranno precipitarsi a lasciare il segno con le bombolette. Nella lista ci sono muri ferroviari (da via Monte Nevoso a Triboniano), molti sottopassi (da via Negrotto a via Palmanova, Orwell, Molino Dorino), cavalcavia (da viale Padova al Bussa), la sede comunali di via Mac Mahon, la cinta del giardino Argelati. Molte pareti già disegnate ma senza autorizzazione. Tutte sono pubbliche o quasi: di Mm, Amsa, A2a, Atm, Fs, Ferrovie Nord. Se privati vorranno pareti condominiali «creative» potranno aggiungersi all'elenco. Per i consiglieri Pd Emanuele Lazzarini e Paola Bocci è «una rivoluzione copernicana, il graffitismo vandalico non si contrasta solo con la repressione». Entro 10 giorni saranno piazzati i cartelli «muro libero».
Il «lato b» della questione - e sarà poco gradito ai no global dalla bomboletta facile - lo spiega invece esplicitamente l'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza: «Con questa delibera cade il proibizionismo. Il Comune lascia piena libertà su moltissimi muri e quindi non c'è più quindi alcuna giustificazione per vandalizzare gli altri». Nell'ultimo mese sono state coperte di tag anche le strutture di «Nevicata14» in piazza Castello e il Teatro Burri al parco Sempione. «Se finora - avverte - qualcuno poteva trovare una scusa nella mancanza di libertà ora non tiene più. Dove non c'è il cartello “muro libero“ non saranno ammessi scarabocchi». E l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli ricorda che nel 2014 sono già stati raddoppiati i vigili del pool antigraffiti. D'ora in avanti la multa da 450 euro non sarà più compresa nei risarcimenti a fine processo, ma scatterà automaticamente. Insieme alla denuncia e alle indagini via web che hanno portato l'anno scorso a incastrare 95 writers e sequestrare 102 pc, 140 telefoni cellulari, 12 videocamere, 14 macchine fotografiche digitali, 62 chiavette Usb, 4mila bombolette. Cifre già aumentate del 17% da gennaio a maggio. In crescita anche i risarcimenti processuali: 25mila euro nel 2016, già nei 35mila in 5 mesi. E sono state svolte 3.
300 ore di attività socialmente utili l'anno scorso, dall'assistenza anziani alla ripulitura dei muri. Sono in forte aumento da mesi le scritte contro le forze dell'ordine. E i 100 muri saranno «iberi, ma il Comune censurerà scritte offensive nei confronti di religioni, paesi, persone e organi dello Stato».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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