Centrodestra, la corsa al voto. Ecco tutti i nomi dei papabili

Due mesi alle urne, si lavora ai nomi di collegi e liste fra uscenti ricandidati, novità assolute e società civile

Centrodestra, la corsa al voto. Ecco tutti i nomi dei papabili

Due mesi esatti al voto politico, la corsa elettorale è partita. Il lavoro sulle candidature è già a buon punto e nel centrodestra, sondaggi alla mano, le prospettive sono più che discrete, in particolare in Lombardia, dove l'alleanza conta di fare il pieno di eletti fra le liste proporzionali e i collegi, che vedranno candidature di schieramento - da concertare quindi fra gli alleati.

Forza Italia, in salute, può pensare anche alle novità, oltre che a confermare gli uscenti, a partire ovviamente dalla coordinatrice regionale Mariastella Gelmini e dal capogruppo al Senato Paolo Romani. Sembra deciso il ritorno di Luca Squeri, Gregorio Fontana, Michela Vittoria Brambilla e altri, ma gli azzurri hanno la possibilità di dare spazio anche alla società civile, con qualche rilevante apporto, come quelli di Adriano Galliani, manager ed ex presidente del Milan, e di Francesco Ferri, presidente del Centro studi del pensiero liberale. Molto probabile l'arrivo a Roma dell'attuale coordinatore provinciale Graziano Musella, sindaco di Assago, o della milanese ed ex parlamentare europea Licia Ronzulli, è possibile lo sbarco in Parlamento dell'ex capogruppo comunale Pietro Tatarella, del presidente del municipio 7 Marco Bestetti, dell'ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo, ma anche del consigliere comunale Fabrizio De Pasquale e dell'assessore regionale Valentina Aprea, mentre il consigliere Fabio Altitonante ha scelto di restare al Pirellone, e va verso possibili incarichi di giunta. Sembra che non sia più esclusa una corsa romana di un'altra consigliera comunale, Silvia Sardone (data finora in corsa per la Regionali), magari nel collegio che comprende Sesto San Giovanni, dove un Pd in affanno dovrebbe schierare la vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi. Qualche preoccupazione serpeggia, in particolare negli uscenti, per la possibilità che i candidati del cosiddetto «quarto petalo» del centrodestra possano essere «messi in conto» agli azzurri, ma una corsa dei centristi nei collegi milanesi è tutt'altro che certa. I nomi in lizza sono quelli degli uscenti - l'ex ministro Maurizio Lupi, il senatore ed ex governatore Roberto Formigoni, il viceministro Luigi Casero, il deputato Raffaello Vignali - e magari del coordinatore regionale Alessandro Colucci, che peraltro dovrebbe essere ricandidato in Regione.

La Lega, che domani celebra il Consiglio federale, conta di fare il pieno nelle province lombarde. E un salto in avanti, rispetto al risultato del 2013 garantirebbe anche al Carroccio di confermare un certo numero di uscenti accontentando anche molti aspiranti parlamentari. Si dà come certo, per esempio, il capogruppo comunale Alessandro Morelli, ma si parla molto anche dell'ex assessore provinciale Stefano Bolognini e del vicepresidente del Consiglio regionale Fabrizio Cecchetti. Fra le ipotesi anche una candidatura del presidente del Municipio 4 Paolo Bassi, del consigliere regionale Jari Colla e dell'ex consigliere comunale Igor Iezzi, mentre sono certamente indirizzati verso una candidatura alle Regionali il consigliere comunale Massimiliano Bastoni, l'ex consigliere di zona Gianmarco Senna e il segretario della Martesana Riccardo Pase.

In Fratelli d'Italia, salva l'ultima parola che spetta al presidente nazionale Giorgia Meloni, si tratta di combinare tre criteri: l'impegno nel partito, gli incarichi di responsabilità interni e la conferma degli uscenti nell'ultima legislatura romana e non solo.

Quindi ci saranno sicuramente l'ex ministro Ignazio La Russa, la coordinatrice regionale Paola Frassinetti, l'ex deputato europeo Carlo Fidanza, l'ex senatore Alessio Butti, l'ex capogruppo comunale milanese Marco Osnato, e la ex sottosegretaria Daniela Santanchè, ma anche l'assessore regionale Viviana Beccalossi, la cui corsa alle regionali comunque non è scartata. Certo di un ritorno in Regione, forte del suo consenso sul territorio, il capogruppo Riccardo De Corato, ma un ritorno a Roma non è comunque del tutto escluso.

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