Piero Ottone, classe 1924, genovese, si può tranquillamente definire, senza tema di smentite, un «giornalista di lungo corso», in «trincea» da oltre sessantanni, più o meno quanti ne ha la repubblica italiana. Quindi, è uno che dItalia se ne intende. Attuale editorialista di Repubblica, ha diretto il Secolo XIX dal 1968 al 72 e il Corriere della Sera dal 1972 al 77.
Ha scritto parecchi saggi, molti dei quali per Longanesi, tra cui ricordiamo: Naufragio (1993), Preghiera o bordello (1996), Saremo colonia? (1997), Vizi e virtù (1998), Il grande gioco (2000), Gianni Agnelli visto da vicino (2003), Memorie di un vecchio felice (2005).
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